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Alessandro Nesta, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, parla della sua esperienza nella Major League Soccer statunitense e sottolinea i meriti e le qualità del calcio a stelle e strisce, meno preparato tatticamente e tecnicamente, ma già avanti anni luce a quello europeo sul piano commerciale: "È incredibile il modo in cui sanno vendere il prodotto - ha dichiarato l’ex difensore rossonero -, ancora di qualità inferiore a quello europeo. Nel marketing sono bravi. Abbiamo giocato in stadi pieni. A Seattle c’erano 60 mila persone e in Italia quelle cifre sono fantascienza o quasi. Sull’aspetto tattico e tecnico devono crescere, importando più allenatori dal Vecchio Continente e giocatori. Qui i ragazzi nelle scuole praticano due o tre sport prima di scegliere la strada definitiva. Cominciare seriamente con il soccer a 16 anni è tardi".
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