archivio2014

CERCI E QUEL SEGNALE CHE NON ARRIVA…

Daniele Triolo

Qualora dovesse realmente partire Robinho, il Milan potrà finalmente incominciare a muoversi sul mercato. Non è più un mistero l’interesse dei rossoneri per Alessio Cerci (27 anni), esterno d’attacco del Torino, 13...

Qualora dovesse realmente partire Robinho, il Milan potrà finalmente incominciare a muoversi sul mercato. Non è più un mistero l'interesse dei rossoneri per Alessio Cerci (27 anni), esterno d'attacco del Torino, 13 reti nell'ultimo campionato di serie A. Secondo Filippo Inzaghi, Cerci è l'elemento ideale per far rendere al meglio il suo 4-3-3 ed Adriano Galliani, per cercare di accontentare i bisogni dell'allenatore da lui tanto voluto, ha da mesi avviato contatti con il Presidente granata, Urbano Cairo, per sondare la disponibilità del Torino a cedere il suo gioiello.

Cairo tiene duro: ha chiesto, e continua a chiedere, almeno 20 milioni di euro per lasciar partire l'esterno scuola Roma, mentre il Milan vorrebbe cercare di chiudere l'affare a cifre inferiori, oscillanti, magari, tra i 15 ed i 18 milioni. Nel frattempo, la società di Via Aldo Rossi non resta certamente immobile, e tasta il terreno alla ricerca di valide (e meno costose...) alternative: su tutte, il costaricense Joel Campbell (22); l'ultima ipotesi, in ordine di tempo, conduce a Goran Pandev (31), in uscita dal Napoli. E, sullo sfondo, resta sempre Adel Taarabt (25). Magari, sul finire d'agosto, in 'zona Galliani'.

Cerci resta, comunque, la prima scelta. Per ottenere uno sconto sul prezzo del cartellino, si potrebbe pensare di far pressione sul ragazzo, costringendolo ad uscire allo scoperto, fino a manifestare la volontà di essere ceduto al Milan. Va fatta, però, una doverosa riflessione. E considerata anche una probabilità: quella che, nei pensieri di Alessio Cerci, il Milan non occupi la pole position. Alle sue prestazioni si sono interessate numerose squadre, in Italia ed in Europa. E tutte quante possono offrire qualcosa in più del Milan. In A, l'Inter gradirebbe aggiungere la freccia granata al suo arco offensivo, già ricco di qualità (Icardi, Palacio, Osvaldo): i nerazzurri possono concedere a Cerci la possibilità di disputare l'Europa League. Nella Liga, la formazione che più spinge per assicurarsi i suoi servigi è l'Atletico Madrid, che continua a bussare alla porta di Cairo malgrado abbia appena speso 30 milioni di euro per il pari ruolo francese Antoine Griezmann: naturalmente, il fascino della squadra campione di Spagna, finalista dell'ultima Champions League, il carisma dell'allenatore Diego Simeone ed uno stipendio ben superiore a quello che percepirebbe al Milan potrebbero far vacillare seriamente l'ambizioso Cerci. E non va dimenticato come il Monaco, desideroso di rimpiazzare adeguatamente James Rodriguez, avrebbe individuato in Cerci il funambolo idoneo ad incendiare la platea del 'Louis II' ed, in coppia con Falcao, tentare di interrompere l'egemonia del PSG in Ligue 1.

Cerci finora ha tenuto la bocca cucita. Non ha espresso alcuna preferenza, non si è mai sbilanciato in alcun modo. Come va interpretata questa 'mancanza di un segnale' da parte del ragazzo? Nonostante abbia già avuto un colloquio con Inzaghi, che gli ha spiegato la centralità del suo ruolo nel progetto del nuovo Milan, se dovesse decidere di rifiutare il ricco rinnovo contrattuale offerto da Cairo e di cercare maggior prestigio in altri lidi, Cerci sceglierà il Milan piuttosto che un altro club, oggettivamente ed attualmente più ambizioso di quello rossonero? Ai prossimi 15 giorni di mercato l'ardua sentenza.

Daniele Triolo