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CHE MILAN SAREBBE SENZA BALOTELLI? IPOTESI 4-2-3-1

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“Mario Balotelli è incedibile al 99,9%”. Parola dell’amministratore delegato all’area sportiva, Adriano Galliani. Una scelta della società, questa, che appare maggiormente dettata...

Daniele Triolo

Mario Balotelli è incedibile al 99,9%”. Parola dell'amministratore delegato all'area sportiva, Adriano Galliani. Una scelta della società, questa, che appare maggiormente dettata dall'impossibilità di piazzare 'SuperMario' sul mercato ad una cifra ragguardevole che ad un'effettiva fiducia nella definitiva esplosione calcistica di un potenziale campione mai ancora totalmente rivelatosi al pubblico.

Prima del Mondiale, c'era stato un sensibile avvicinamento tra il Milan e l'Arsenal in merito una possibile cessione di Balotelli ai Gunners. Addirittura, a voler interpretare le parole rilasciate qualche tempo dopo dal Presidente Silvio Berlusconi, pare fosse stata addirittura raggiunta un'intesa sulla base di 35 milioni di euro: il pessimo torneo disputato dall'Italia, e da Balotelli, avrebbe però fatto desistere i londinesi dal proseguire nella trattativa, e convinto Arsène Wenger a destinare tale budget all'acquisto di Alexis Sanchez.

Ora, dopo le dichiarazioni di stima nei confronti di Balotelli da parte del tecnico del Liverpool, Brendan Rodgers, la stampa internazionale ha immediatamente ipotizzato una trattativa tra il Milan ed i Reds, da impostare sulla base di cifre più basse, 18-20 milioni. Al di là di tutte queste voci, o presunti negoziati, l'impressione è che Balotelli, alla fine, resti al Milan. Se dovessimo però immaginare i rossoneri senza il suo numero 45 al centro dell'attacco, che squadra vedremmo in campo?

Con circa 20 milioni di euro a disposizione, per esempio, il Milan non avrebbe alcun problema ad accontentare le richieste del Torino per Alessio Cerci. Inzaghi sarebbe accontentato, mentre per Giampaolo Pazzini, che rimarrebbe l'unica punta centrale in organico, si spalancherebbero le porte della titolarità assoluta. Si potrebbe addirittura pensare ad un Milan 'camaleontico', capace di passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1, con Cerci-Menez-El Shaarawy alle spalle di Pazzini. In tal caso, servirebbe un altro esterno, magari un trequartista eclettico: Keisuke Honda continua a non convincere, e potrebbe tornare d'attualità un ritorno di Adel Taarabt in maglia rossonera. Con il 4-2-3-1, modulo già collaudato sotto la gestione di Clarence Seedorf, la squadra darebbe meno punti di riferimento agli avversari, sarebbe più dinamica ed imprevedibile: senza considerare che molti degli attuali giocatori in organico stanno faticando ad assimilare i nuovi schemi di Inzaghi e la difesa, inevitabilmente, ne risente (ben 10 gol subiti, in sole tre partite, nella Guinness International Champions Cup).

Oppure, qualora Inzaghi confermasse di voler proseguire con i dettami tattici ai quali sta lavorando da circa un mese, dando per scontato il reinvestimento della cifra ottenuta da Balotelli per acquisire Cerci, il Milan avrebbe semplicemente bisogno di un altro centravanti da affiancare a Pazzini, magari in prestito con diritto di riscatto, per affrontare gli impegni di campionato e Coppa Italia: si spiegherebbe così il corteggiamento assiduo dei rossoneri per Joel Campbell dell'Arsenal, mancino sì, ma non esterno d'attacco come viene fatto passare sulla stampa, bensì centravanti di movimento e dal futuro assicurato.

Daniele Triolo

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