Un vero talento, cresciuto nelle giovanili rossonere, lasciato fuggire all’estero troppo presto. A ragion veduta lo spazio per Bryan Cristante al Milan si sarebbe trovato, anche a causa dello scarso numero di pedine a centrocampo. Sarebbe potuto essere di grande utilità alla causa rossonera, per esempio, affiancando Da Jong nei due di centrocampo davanti alla difesa. Personalità e doti da metronomo non gli mancano, ma Bryan, convinto di riuscire a ritagliarsi grandi spazi nel Benfica, a fine mercato ha lasciato il Milan. Invece nella squadra lusitana sta trovando pochissimo spazio: due misere apparizioni opache (per 18 minuti complessivi) che stranamente non mettono in risalto il gioco del giovane centrocampista.
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CRISTANTE, POTEVI RESTARE: FINORA SOLO 18 MINUTI GIOCATI
Nelle sue partite giocate al Milan aveva dimostrato di saper comandare il centrocampo come un veterano. Avrebbe potuto dare una mano nell’impostare il gioco attuale della squadra. Altro che trovare spazio nello scacchiere del Benfica, è stato relegato ad ultima ruota del carro, diversamente rispetto alle sue aspettative. Chissà se presto riuscirà a farsi largo tra i titolari, mostrando il suo vero talento: in Champions League contro il Bayer Leverkusen sembrava di vedere il fratello gemello di Bryan in campo. L’investimento fatto ripagherà Rui Costa e il pubblico?
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I tifosi rossoneri si erano affezionati a un giocatore come lui, che dimostrava doti da veterano: tra i supporters c'è stata grande delusione quando a fine mercato il ragazzo è partito alla volta di Lisbona. Gli sprazzi di qualità visti in rossonero però potrebbero essere rimasti chiusi in cassaforte: al momento il confronto con Samaris, diretto concorrente per una maglia da titolare, lo sta vincendo nettamente il greco e il giovane italiano è sempre costretto a partire dalla panchina e sperare che il tecnico Jesus gli regali spazio a partita in corso. Con i se e con i ma non si fa la storia, ma il caso di Cristante sta diventando un vero e proprio mistero.
Marta Baudo
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