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GALLI: “QUESTO MILAN HA RAGGIUNTO IL SUO MASSIMO, NON VALE LE PRIME QUATTRO ITALIANE”

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Giovanni Galli, ex portiere rossonero, è stato intervistato da Tuttomercatoweb.com in merito alla situazione in casa Milan: dal cambio di allenatore, al mercato degli ultimi anni sino ai dubbi sullo stesso Adriano Galliani. Ecco...

Arianna Alborghetti

Giovanni Galli, ex portiere rossonero, è stato intervistato da Tuttomercatoweb.com in merito alla situazione in casa Milan: dal cambio di allenatore, al mercato degli ultimi anni sino ai dubbi sullo stesso Adriano Galliani. Ecco l'intervista:

"Solitamente prima si concretizza un'idea di come far giocare una squadra e poi si prendono giocatori adatti a quel credo. Non so cosa sia avvenuto con Allegri, ma a gennaio si è cercato di fare qualcosa consapevoli però di non poter stravolgere la squadra. Vista la conferma, per il futuro, Seedorf dovrà dare le linee guida alla società per trovare i giocatori adatti alle esigenze tecniche. Non ci sono altre strade. Il calcio è cambiato, tutti fanno fatica a spendere milioni di euro in un momento di crisi economica generalizzata. Le prime scelte vanno in altri campionati e a noi tocca il resto. Bisogna prendere i giovani in anticipo con una rete di osservatori che anticipino gli altri club".

Parlare di squadra costruita male non è un segnale di disconoscimento anche del lavoro di Adriano Galliani. "Personalmente non ho idea di chi l'abbia costruita. C'erano Galliani, Braida e Allegri. Ovviamente di fronte a due giocatori simili spetta a Galliani scegliere il primo o il secondo. Di sicuro Galliani rimane uno dei migliori dirigenti italiani".

La conferma di Seedorf la vede come una rinnovata fiducia o come un nuovo azzardo? "Ci possono essere tante letture. E' possibile anche che il presidente abbia sopravvalutato la squadra, pensando che potesse reggere per più anni e quindi chiamare Seedorf a gennaio sarebbe servito per anticipare di sei mesi l'inizio del suo lavoro. Probabilmente oggi sia Seedorf che la società si sono resi conto che questa squadra, in questi anni ha ottenuto molto di più di quanto meritasse. Questo Milan non è fra le prime quattro squadre italiane".

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