Presente in conferenza stampa, ecco le parole di Daniele Bonera, uno degli ultimi senatori rimasti al Milan:
archivio2014
LIVE BONERA: “MILAN, ZERO ALIBI. BALOTELLI RISPETTI LE REGOLE. ORA A MILANELLO C’E’ UN ARIA PULITA”
I carichi di lavoro: "Sono pesanti, usiamo tanto anche la palla, ma c'è tanto lavoro a secco. La squadra si è presentata bene, c'è un'aria pulita, fresca e stiamo lavorando nel migliore dei modi".
Sulle differenze tra Inzaghi e Seedorf: "E' difficile fare delle differenze ma Pippo, lo si è capito fin da subito, ha un grado importante di preparazione e vuole una squadra offensiva. L'anno scorso i risultati non arrivavano e l'aria era pesante. Abbiamo visto tutti cos'è successo"
Sulle regole nel gruppo: "Quando vinci, magari chiudi un occhio, ma quando va tutto male devi rimettere dei paletti. Chi si adegua bene, altrimenti...".
Su Balotelli: "Non mi sento così importante per dargli consigli. Mario deve tornare con le giuste motivazioni. Rientra in un gruppo che ha delle regole e delle situazioni che deve rispettare. Se Mario si metterà a disposizione della squadra, e credo che lo farà visto che si sta già allenando, sarà ben accetto visto che è un giocatore importante".
Su Conte e Allegri: "Credo che per la Juve Conte fosse un piccolo valore aggiunto. La notizia di Allegri ha sorpreso tutti. Non dobbiamo dimenticare che qui ha vinto uno scudetto e una Supercoppa e credo che la Juve abbia fatto una buona scelta e gli faccio un grande in bocca al lupo".
Su Inzaghi: "Ha la stessa elettricità di quando giocava. Mi pare un allenatore molto preparato, fin dai primi momenti ha avuto un'idea chiara di gioco, è molto preso da questa nuova avventura e si vede che ha già una buona preparazione"
Sugli obiettivi: "Non facciamo proclami, lasciano sempre il tempo che trovano. Il Milan non può fare una stagione come quella passata"
Su Inzaghi: "Fa effetto vederlo dall'altra parte. E' stato un mio compagno con cui ho condiviso gioie e dolori. Io lo chiamo mister perché credo che il rispetto dei ruoli sia fondamentali. Il fatto di vederlo come allenatore mi fa un po' sorridere ma dobbimo capire che adesso è l'allenatore del Milan"Sulla mentalità: "Dobbiamo fare paura agli avversari e vogliamo ricostruire la mentalità del vecchio Milan"Sul campionato: "Giocando ogni sette giorni, non avremo alibi. Dobbiamo fare meglio che in passato"Sul gruppo italiano: "Non è una questione di essere italiani o meno. In passato ci sono stati giocatori stranieri che hanno fatto la storia del Milan. L'importante è ricreare un senso d'appartenenza che in passato c'era ed era fondamentale. Dovremo essere noi a coinvolgere chi arriverà da fuori"
© RIPRODUZIONE RISERVATA