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Stava per andare alla Fiorentina. Quasi tutto fatto con la società viola, dove avrebbe, nei fatti, sostituito Cuadrado in odor di cessione. Invece, con un blitz ad Ibiza, Adriano Galliani e Filippo Inzaghi lo hanno convinto a scegliere il Milan. Lo hanno coccolato, fatto sentire importante, promesso un ruolo di primo piano nel nuovo progetto tecnico rossonero. E lui, Jeremy Ménez, ha preso la via di Milanello, con una promessa: “Sono maturato rispetto a quando sono andato via da Roma, sono un altro giocatore, ve ne accorgerete”.
Le prime due partite stagionali, effettivamente, hanno consacrato il fantasioso esterno francese quale rivelazione del nuovo Milan. Funambolico contro la Lazio, dove si è procurato ed ha trasformato il rigore del 3-0, semplicemente meraviglioso nella trasferta del 'Tardini' di Parma, dove, oltre ad aver fatto impazzire la retroguardia ducale, ha realizzato altre due reti, di cui una, la seconda, con un geniale colpo di tacco ad irretire il malcapitato Mirante. Inzaghi, più per necessità che per virtù, lo ha schierato in ambedue le circostanze nel ruolo di 'falso nueve', assistito da Honda ed El Shaarawy (contro la Lazio) o Bonaventura (contro il Parma). E l'ex PSG lo ha ripagato con prestazioni di sublime caratura, illuminando la scena con classe, non fornendo alcun punto di riferimento alle difese avversarie e, ogni volta che si è 'abbassato' sulla linea dei centrocampisti per recuperare pallone, ha impostato l'azione con innata bravura, da regista navigato.
I problemi, per Inzaghi, arrivano adesso. Perché con El Shaarawy e Fernando Torres sulla via del recupero, il reparto avanzato rischia la sovrabbondanza. L'ariete spagnolo, in linea teorica, dovrebbe andare ad occupare la casella di prima punta, con Honda (due reti in due partite, un atleta ritrovato) titolare a destra, e ben tre giocatori a sgomitare per un posto sulla fascia sinistra: il 'Faraone', Bonaventura, e Menez, appunto. L'impressione, al momento, è che sia impossibile togliere di squadra il francese, valore aggiunto di questo Milan, almeno una spanna sopra i suoi compagni. 'Jack', positivo nel suo debutto a Parma, tra l'altro bagnato dal gol dello 0-1, può riciclarsi anche nel ruolo di mezzala, sostituendo Riccardo Saponara, nuovamente fermo ai box per infortunio. Chi rischia seriamente il posto è l'azzurro El Shaarawy, spesso alle prese con noie muscolari, ed ancora lontano dai livelli della prima parte di stagione 2012-2013 quando, con i gol spettacolari e giocate di qualità, trascinava il Milan di Allegri dell'era pre-Balotelli.
“E' bello avere problemi di abbondanza davanti”, ha dichiarato l'allenatore dopo Parma-Milan: contro la Juventus, sabato prossimo a San Siro, Inzaghi sarà chiamato a nuove scelte, sperando di essere ripagato, con grinta, coraggio e voglia di fare, da un gruppo che appare affamato di vittorie. Nonostante la concorrenza.
Daniele Triolo
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