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MERCATO POSITIVO, MA CHE DELITTO PERDERE CRISTANTE

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Si è chiusa ieri sera alle 23, al termine di una giornata ricca di sorprese e colpi di scena, la sessione estiva di calciomercato. Tre mesi nel corso dei quali il Milan è stato rivoltato completamente, stravolto nella filosofia di...

Daniele Triolo

Si è chiusa ieri sera alle 23, al termine di una giornata ricca di sorprese e colpi di scena, la sessione estiva di calciomercato. Tre mesi nel corso dei quali il Milan è stato rivoltato completamente, stravolto nella filosofia di gioco, e con nuovissimi interpreti nei ruoli chiave dell'undici titolare. Il tutto all'insegna dell'ormai consueto 'parametro zero', del 'prestito con diritto di riscatto' (talvolta anche senza), e, comunque, del più spinto ricorso al low cost. Reparto per reparto, un voto alle operazioni rossonere.

Serviva un portiere titolare, perché il veterano Christian Abbiati non offriva più le dovute garanzie, e ne sono arrivati addirittura due. Prima è stato il turno di Michael Agazzi (30 anni), giunto svincolato dal Chievo: perforato a più riprese nella tournée americana, non ha convinto Inzaghi ed è stato prontamente relegato in terza fila. Galliani è quindi corso ai ripari, contattando l'amico Florentino Perez, presidente del Real Madrid, e strappandogli il valido ed esperto Diego Lopez (33), gratificato da un contratto quadriennale a 2,5 milioni netti l'anno. Lo spagnolo ha esordito con il botto domenica in campionato, dimostrando bravura, sicurezza e neutralizzando un rigore a Candreva. Partiti Amelia (svincolato), Coppola (Bologna) e Gabriel (Carpi, in prestito). VOTO 8

In difesa, dopo uno stucchevole tira e molla, è stato riscattato, per 4,5 milioni, Adil Rami dal Valencia, tra l'altro finito in panchina contro la Lazio, e gli è stato affiancato, sempre, rigorosamente, a costo zero, il poderoso Alex (33) dal PSG. Completano, con Bonera, Mexes e Zapata, una batteria di centrali di discreto livello per disputare la stagione. Sugli esterni, punto debole dell'organico, confermati Abate e De Sciglio a destra, si operato principalmente per la fascia sinistra, con l'arrivo in prestito secco del rapido colombiano Pablo Armero (28) e con il rientro da Verona dell'ex Primavera Michelangelo Albertazzi (23) per 500mila euro. Non è stato riscattato dal prestito Silvestre, rientrato all'Inter e successivamente accasatosi alla Sampdoria, è stato lasciato libero Emanuelson, finito alla Roma, ma, soprattutto, è stato piazzato Constant al Trabzonspor per 2,5 milioni. Chapeau. VOTO 7,5, con mezzo punto in meno per non aver saputo convincere Zaccardo, alla fine rimasto in organico, ad accettare la destinazione Parma nella 'teatrale' trattativa che aveva portato Biabiany in rossonero.

Nonostante si cercasse con insistenza un uomo in grado di poter sostituire l'infortunato Riccardo Montolivo, il centrocampo è il reparto che ha subito meno ritocchi. Usciti Birsa e Nocerino, spediti in prestito rispettivamente al Chievo ed al Torino, oltre a Traorè, venduto al Bursaspor, nelle ultime ore di mercato si è sono concretizzate due operazioni, una in entrata ed una, molto contestata, in uscita. E' arrivato a Milano il talentuoso olandese Marco Van Ginkel (22), che il Chelsea ha concesso in prestito oneroso per 1 milione di euro, ma senza diritto di riscatto. Prospetto valido, reduce da un lungo e fastidioso infortunio al ginocchio, pronto per giocare titolare davanti la difesa: non si discute il valore del giocatore, sicuramente alto, ma non si comprende bene la strategia dietro all'operazione che ha portato l'olandese 'a tempo determinato' in Italia ed allontanato per sempre dal Milan Bryan Cristante (19), venduto a titolo definitivo al Benfica per 6 milioni. Un delitto aver rinunciato al gioiello del vivaio, che avrebbe meritato sicuramente maggiore considerazione nell'organico della prima squadra e nelle scelte tecniche di Inzaghi. VOTO 5,5

L'attacco è stato quasi completamente stravolto rispetto la scorsa, fallimentare stagione. Matri è stato immediatamente dato in prestito al Genoa, per l'ennesima occasione di rilancio, poi si è consumata, senza troppe lacrime, il secondo addio a Ricardo Kakà, che ha coronato il suo sogno di approdare nella Major League Soccer, salvo prima rientrare per qualche mese a San Paolo. Tornato quindi a casa anche Robinho, ceduto in prestito al Santos liberando il Milan dal fardello del suo pesante ingaggio, e spedito Petagna ad accumulare esperienza in serie B, a Latina. Salutata con malumore dai tifosi la mancata conferma di Taarabt, mentre la reazione quasi diametralmente opposta ha provocato la cessione di Mario Balotelli al Liverpool per 20 milioni: l'alta media realizzativa di Super Mario in maglia rossonera non è stata sufficiente a fargli guadagnare la permanenza nel club. Alla prima offerta utile ed economicamente congrua, la società, stanca dei suoi atteggiamenti, lo ha rimandato in Premier League. Al loro posto, Galliani si è mosso, bisogna ammettere, con molta bravura: inseguiti, piuttosto vanamente le chimere Iturbe, Cerci e Jackson Martinez, il nuovo Milan ha accolto Jéremy Menez (27), a parametro zero dal PSG, il rientro del più maturo Niang dal Montpellier, 'el craque' Fernando Torres (30), in prestito biennale dal Chelsea con ingaggio dimezzato, punta tanto voluta da Inzaghi, e, affare last minute, il talentuoso mancino dell'Atalanta Giacomo 'Jack' Bonaventura (25), sul quale sono stati investiti 7 milioni, bonus compresi, una volta saltato definitivamente l'arrivo del prescelto Biabiany. VOTO 8

Daniele Triolo