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MILAN DOMINATO, MA CI SONO ALCUNI SPUNTI POSITIVI: ECCO QUALI

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Il big match andato in scena ieri sera in un San Siro (finalmente) gremito e colorato, ha confermato nuovamente la solidità e la forza della Juventus che, soprattutto nel secondo tempo, ha dominato la partita e un Milan che, comunque non si...

Federico Albrizio

Il big match andato in scena ieri sera in un San Siro (finalmente) gremito e colorato, ha confermato nuovamente la solidità e la forza della Juventus che, soprattutto nel secondo tempo, ha dominato la partita e un Milan che, comunque non si è mai arreso. Il Milan è sceso in campo con un atteggiamento umile, quasi da provinciale cercando di restare il più possibile compatto pronto a sfruttare qualche ripartenza, grazie anche ad un Jeremy Menez in stato di grazia. La strategia rossonera ha funzionato soprattutto nel primo tempo ma col passare dei minuti la forza della Juve ha preso il sopravvento fino al gol di Tevez che ha deciso la super sfida. Già, proprio quel Carlitos, mai tanto rimpianto dai tifosi rossoneri, ha spento l’entusiasmo che aveva contagiato tutti dopo i primi risultati positivi. Guardando avanti, questo è il primo errore da non commettere: l’asticella dell’autostima e dell’entusiasmo (sia dei ragazzi che dei tifosi) deve restare alta e non deve bastare una sconfitta per deprimersi. Anche ieri sera, infatti, alcuni spunti positivi si sono visti.

Difesa: Dopo le prime due vittorie, la difesa era il reparto che aveva lasciato più dubbi. Ieri sera, Rami e Zapata, hanno retto bene l’urto dell’attacco bianconero venendo puniti soltanto da una magia di Pogba che ha liberato Tevez davanti ad Abbiati. Vista la prestazione di ieri, Alex può recuperare con calma dai problemi muscolari anche perché Adil e Cristian si integrano bene per caratteristiche tecniche e di gioco. Abate sta disputando senza dubbio il miglior inizio di campionato da quando è al Milan (anche ieri è stato protagonista di alcuni recuperi decisivi andando anche ad un soffio dal fermare l’azione del gol). Manca all’appello il miglior De Sciglio, ma sul potenziale del gioiellino rossonero non si possono avere dubbi.

Umiltà: Il Milan di ieri sera ha accettato la superiorità degli avversari è si è calato nella partita e nella battaglia con la giusta dose di umiltà. Sicuramente i tifosi erano abituati a una squadra diversa, che contro qualunque avversario scendeva in campo per comandare il gioco, ma questo, oggi, sia per le caratteristiche che per lo spessore tecnico della rosa, non è possibile. L’intelligenza della squadra e del Mister sta nel comprenderlo e nel cercare di sopperire con corsa, voglia ed entusiasmo. Soprattutto contro avversari alla portata si dovranno vedere miglioramenti anche dal punto di vista tecnico ma le premesse positive ci sono tutte. Il Milan ha anche il vantaggio di poter avere, solitamente, un’intera settimana per lavorare sul campo e cercare di colmare, domenica dopo domenica, il gap con la Juve e con la Roma.

Mercato: La campagna acquisti estiva ha già confermato diverse note positive, in primis Jack Bonaventura e un Menez semplicemente sontuoso, ma la sensazione è che il bello possa ancora venire. Mister Inzaghi sta ancora rodando gli inserimenti di due o tre pedine che potrebbero rivelarsi importantissime per il futuro della stagione. Tutti aspettiamo il Niño Torres che, risolti i piccoli problemi alla caviglia, rappresenterà sicuramente un’alternativa tattica fondamentale per l’attacco. La mancanza di qualità a centrocampo, unita alla necessità di far tirare il fiato almeno a uno tra Poli e Muntari, consentirà di vedere all’opera anche Marco Van Ginkel. Quale occasione migliore di Empoli e/o Cesena per iniziare a inserire il centrocampista olandese? Da questi primi test si potrà iniziare a capire se l’ex Chelsea sarà in grado di dare quel contributo di qualità, freschezza e quantità per rinvigorire la linea mediana. Qualche problema in più lo sta incontrando Pablo Armero: l’ex giocatore del Napoli sembra non aver convinto a pieno Pippo Inzaghi che fatica a vederlo come terzino ma c’è sicuramente tempo per lavorarci. Nel mentre, non è da escludere l’impiego del colombiano come mezzala o in un centrocampo a cinque in alcuni momenti delle partite.

In fin dei conti, il Milan di Inzaghi ha è stato sì rimandato al primo vero esame della stagione ma sicuramente i motivi per essere ottimisti ci sono: la difesa sta pian piano ritrovando sicurezza e, a iniziare dal centrocampo per finire all’attacco, Mister Inzaghi ha ancora diverse alternative di qualità da inserire nei suo mosaico. Inoltre l’atteggiamento della squadra visto in queste prime partite è sicuramente quello giusto: compattezza, corsa, grinta ed entusiasmo unita alla giusta dose di umiltà in base agli avversari che si hanno di fronte. Ricordiamoci da dove siamo partiti consapevoli che, tutti uniti, si può solo migliorare.

Gaetano De Pippo

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