Si chiude (finalmente, verrebbe da dire) un 2015 da incubo per tutti i tifosi rossoneri. Un 2015 fatto di gioie (poche), dolori (diversi) e molti momenti di confusione, indecisione e mancanza di programmazione societaria. Riviviamo ora i tre momenti clou dell'annata rossonera:
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2015 – L’anno del Milan in tre momenti
#1 INZAGHI - L'annata in casa Milan è partita con lui, al primo anno da allenatore. Un anno iniziato subito male, con la doppia sconfitta casalinga con Sassuolo e Atalanta, intervallata dal pareggio di Torino contro i granata. E il 2015 non è proseguito meglio, con le nuove sconfitte di Roma (contro la Lazio) e nuovamente Torino, questa volta contro gli uomini di Allegri. In mezzo, nuove delusioni, come i pareggi a S.Siro con Empoli e Verona. Nemmeno il calciomercato ha aiutato Inzaghi: l'arrivo - tanto acclamato - di Destro non ha portato i frutti sperati e l'unico arrivo significativo è stato quello di Antonelli. A fine stagione, l'inevitabile esonero. Ma sicuri che era tutta colpa sua? Questo è un altro discorso, e le risposte si sono già date in estate. Di certo, l'ex bomber rossonero non meritava questo trattamento e le sue gesta in campo non verranno cancellate da un anno difficile in panchina.
#3 MIHAJLOVIC - La seconda tranche di questo 2015 ha visto Silvio Berlusconi e il resto della società puntare su Sinisa Mihajlovic. Un allenatore vero, dopo il doppio esperimenti (fallito) di Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi. Il serbo si è subito presentato carico ed entusiasta del nuovo progetto ed è stato accontentato dal Presidente in chiave mercato, dove sono stati spesi quasi 100 milioni di euro per Bacca e sopratutto per i desideri dell'ex tecnico della Sampdoria, Romagnoli e Bertolacci. Un entusiasmo che però è scemato e continua ad essere altalenante, così come i risultati dei rossoneri. I tifosi si aspettavano di più dal tanto famigerato anno zero e non stanno vedendo i risultati desiderati. Spetterà a Sinisa e alla squadra iniziare il 2016 con un piglio diverso.
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