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Dopo il buon esordio della coppia Romagnoli – Ely in Coppa Italia, la dirigenza rossonera sta valutando l’idea di non cedere un altro membro del reparto arretrato che può dare garanzie di rendimento: Gabriel Paletta.
Tra i componenti della difesa, presenti anche nella scorsa stagione, è stato l’unico a farsi trovare pronto ogni volta che è stato chiamato in causa con prestazioni positive, caratterizzate da poche sbavature ma nulla in confronto agli errori e alle voragini (o praterie) aperte dagli altri difensori.
La garanzia di avere un innesto capace di dare sicurezza, anche non partendo nell’undici titolare, è un fondamentale valore aggiunto per la squadra, rafforzato anche dalle richieste di trasferimento giunte in questi ultimi mesi; fino a pochi giorni fa Paletta sembrava sul punto di svuotare l’armadietto di Milanello per riempire quello di Trigoria, come ipotetica controparte nell’affare Romagnoli, idea che nella testa dei dirigenti giallorossi non è ancora tramontata.
Inoltre la sua esperienza è importante per la coppia citata nel primo paragrafo; con 41 anni in due e un talento emerso ma non consolidato, Alessio Romagnoli e Rodrigo Ely necessitano di una guida che sia da ausilio in questa prima stagione in rossonero; la sua serietà e il suo carisma possono tornare utili subentrando nelle partite difficili quando il manto di San Siro è incandescente.
In questi ultimi giorni in cui è necessario scremare la rosa è emersa l’importanza di Gabriel Paletta, l’unico difensore presentabile in un reparto che dai tempi della coppia Nesta – Thiago Silva non vede la luce, ma solo fantasmi di difensori. Quest’anno la luce può ritornare ad illuminare la difesa rossonera e Paletta dovrà essere un faro.
Giovanni Pesce
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