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Albertini-Bertolino, derby ad Expo. La gufata dell’interista

Gianluca Raspatelli

Demetrio Albertini e Enrico Bertolino hanno commentato ad Expo l'ultimo derby e la situazione delle due milanesi

In occasione dell'inaugurazione di un evento per lo sport giovanile che durerà fino al 22 settembre, ieri erano presenti ad Expo Demetrio Albertini e Enrico Bertolino. Sia l'ex centrocampista rossonero sia il comico interista erano ancora in clima derby. Infatti i due si sono scambiati considerazioni e qualche battuta sul derby perso domenica scorsa dal Milan contro l'Inter.

Subito una scherzosa provocazione per il comico nerazzurro: "Con tutti i dispiaceri che mi ha dato Demetrio quando giocava, è giusto che subisca l’onta di una lieve sconfitta, ma comunque si riprenderà senz’altro e vincerà di sicuro il campionato". Un augurio che sembra davvero uno sfottò, visto che invece è proprio l'Inter ad essere in testa alla classifica.

Risponde per le rime Albertini: "C’è un’amicizia con Enrico, anche se è interista. L’augurio è di vedere noi in Europa e loro campioni d’Italia. Anche se il dispiacere quest’anno è che le due squadre, con la Champions League a Milano, siamo sicuri al 100% che non la giocheremo”.

Allora ecco l'idea di Bertolino: "Però potremmo sempre andar là a fare una bella gufata, perché alla fine tutti dicono che l’importante è partecipare, citando De Coubertin, ma se continui a partecipare e non vinci… alla fine anche De Coubertin è morto, mi risulta. E solo anche, abbandonato da tutti”.

Stessa domanda sia per Albertini sia per Bertolino: l'acquisto più importante?

Albertini: "Mi auguro che sia il recupero di Montolivo, prima di tutto perché è italiano, ed è un grande giocatore e deve tornare ai suoi livelli. E poi un altro giovane come Romagnoli, che potrà fare tanto ed è pronto per dare tanto in questo momento al Milan”.

Bertolino: "Miranda è un ottimo acquisto e secondo me dovrebbe dare equilibrio a quello che è un reparto un po’ ballerino. E un acquisto molto buono per me è Icardi, perché c’era già, però non farlo andar via secondo me è stato utile: un ragazzo di 21 anni, con quel potenziale, che ha già vinto una classifica cannonieri, secondo me può dare un bel contributo. L’importante è che comincino a dargli il pallone. Un italiano? Aspetta fammi pensare… l’italiano è l’allenatore, Mancini. Ci chiamiamo internazionale mica per niente".

Un'opinione di entrambi sulla Juventus, per Albertini ancora favorita dopo 4 scudetti consecutivi e per Bertolino ha solo bisogno di tempo per amalgamarsi.

Infine il concetto più importante espresso da Albertini sul calcio italiano: “Bisogna creare i presupposti perché questi ragazzi possano essere già pronti per la prima squadra. Io ho sempre proposto dei vivai o le seconde squadre e quindi credo si debba creare il percorso per favorire l’inserimento di giovani talenti italiani”.