Quando, in estate, dopo il fallimento della trattativa per acquisire Jackson Martínez dal Porto, il Milan aveva 'ripiegato' su Carlos Bacca, 29enne centravanti del Siviglia, si era avuta sin da subito la sensazione di aver messo a segno un gran colpo di mercato. Bacca, infatti, era reduce da due stagioni di alto livello in Spagna, dove aveva collezionato 108 presenze con la maglia del club andaluso e messo a segno 49 reti: la vittoria di due Europa League consecutive, poi, costituiva di certo un ottimo biglietto da visita.
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BACCA, da eroe a problema
E, di sicuro, le prime apparizioni di Bacca con la maglia del Milan hanno confermato la prima impressione: quella di aver acquistato uno dei centravanti più forti d'Europa. Veloce, tecnico, bravo nei movimenti al servizio dei compagni, sempre pericoloso sotto porta: Bacca, in alcune movenze, ha persino ricordato il primo Ronaldo, quello originale, che nel 1997-98 lasciò la Liga per trasferirsi nella Serie A italiana, sebbene sull'altra sponda di Milano. Quindi, Bacca ha cominciato a gonfiare la rete anche con la casacca rossonera, incendiando d'amore i cuori dei tifosi del Diavolo, da troppi anni a secco di successi e con ben pochi idoli da acclamare. Ogni rete, un coro, per il 'Re Pescatore', ed ogni gol, va sottolineato, di pregevole fattura, come quello ad aggirare Łukas Skorupski per portare in vantaggio il Milan contro l'Empoli, o la doppietta al Palermo, sempre a 'San Siro', oppure come quelli realizzati in entrambi gli stadi 'Olimpico', contro il Torino, con un destro in area piccola a freddare Daniele Padelli, e contro la Lazio, con una finta di gambe in piena velocità ad ubriacare Federico Marchetti.
Rapidamente, Carlos Bacca è salito a quota 6 nella classifica marcatori, con, recitavano le statistiche nel mese di novembre, appena 9 tiri nello specchio della porta. Un eroe per il popolo rossonero, un centravanti implacabile. Poi, però, da quel famoso 1° novembre, giorno della sua ultima rete in campionato contro la Lazio, qualcosa è cambiato: Bacca si è involuto, divenendo via via sempre più un 'corpo estraneo' all'interno dei meccanismi della squadra di Sinisa Mihajlovic. Ed il tutto (probabilmente non è un caso) è coinciso con il passaggio del Milan dal 4-3-3 al 4-4-2. Nell'assetto tattico con tre attaccanti, Bacca si è districato, egregiamente, quale punto di riferimento centrale, con due esterni larghi (solitamente Alessio Cerci e Giacomo Bonaventura) al suo servizio; nello schieramento che prevede, al contrario, due attaccanti centrali, Bacca sta soffrendo in maniera evidente la presenza del mobile, reattivo e possente M'baye Niang.
Nelle ultime gare del Milan, Bacca, che si è intestardito a cercare sempre di più l'azione personale, scontrandosi spesso con il 'muro' formato dai centrali difensivi della squadra rivale, è stato cercato sempre di meno dai suoi compagni, ed il colombiano sembra essersi intristito. Sembra più nervoso, meno reattivo, quasi avulso dagli schemi del Milan. Proprio nel momento in cui la squadra, a secco in tre delle ultime quattro gare, avrebbe bisogno del suo apporto. Nel giro di un mese o poco più, Bacca si è scrollato di dosso l'etichetta di eroe, e di salvatore della patria milanista, per divenire, a conti fatti, uno dei tanti problemi nell'attuale momento interlocutorio dei rossoneri. Incapace di tenere alta la squadra, e sempre più evanescente, Bacca, adesso, rischia fortemente il posto da titolare, in luogo del più vivace Luiz Adriano, che, al contrario, si trova in un ottimo momento di forma e, ogni qualvolta ha la possibilità di mettere piede in campo, lascia il segno. Con un gol o con una buona prestazione.
Mihajlovic, giustamente, ha specificato come sia difficile lasciare fuori dall'undici titolare un elemento come Bacca, costato al Milan ben 30 milioni e, quando in giornata, capace di risolvere quasi da solo tutti i problemi offensivi del Diavolo. Contro l'Hellas Verona, forse, Bacca avrà una delle ultime opportunità per dimostrare ai tifosi, all'allenatore, ed alla società Milan di essere lui l'uomo in grado di risollevare le sorti dei meneghini: Adriano scalpita, per Bacca l'orologio comincia a ticchettare in maniera alquanto inquietante …
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