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BERTOLACCI: “PENSO A MIGLIORARE, DARE IL MASSIMO, E FARE BENE NEL MILAN”

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Andrea Bertolacci, centrocampista del Milan, ha parlato dal ritiro della Nazionale azzurra a Coverciano, dove si trova per preparare le due partite che l’Italia affronterà, tra giovedì e domenica, contro Malta e Bulgaria per...

Daniele Triolo

Andrea Bertolacci, centrocampista del Milan, ha parlato dal ritiro della Nazionale azzurra a Coverciano, dove si trova per preparare le due partite che l'Italia affronterà, tra giovedì e domenica, contro Malta e Bulgaria per cercare la qualificazione anticipata ad Euro 2016.

Conte ha detto che chi non gioca titolare nel club avrà la strada sbarrata per la maglia azzurra. “Io penso che siano parole importanti, ma giuste, poiché penso che solamente chi gioca può meritare la Nazionale. Certo, dispiace – ha aggiunto Bertolacci -, perché ogni compagno di squadra qui vorrebbe giocare con continuità. Anche quest'anno, purtroppo, sono arrivati forse troppi stranieri. L'importante è allenarsi, e convincere l'allenatore del proprio club di meritare lo spazio in squadra e, quindi venire in Nazionale”.

Mancano le partite contro Malta, Bulgaria, Azerbaijan e Norvegia, ma il CT spera di poter chiudere prima la pratica: “Sì, sia noi che il mister siamo consapevole di questa situazione: se vinciamo le prossime due gare, sia giovedì che domenica, siamo qualificati, e dobbiamo quindi giocare con il pensiero che con due vittorie possiamo qualificarci ed affrontare le altre due gare con altra mentalità. Sta a noi dimostrarlo sul campo e portare a casa il risultato”.

Qual è stato il primo approccio di Bertolacci nel Milan, in una grande piazza, e quali le difficoltà attuali della squadra? “Quando c'è un cambiamento, dall'allenatore, ai giocatori, ci sta che ci voglia più tempo per integrarsi tutti e capire i meccanismi dell'allenatore; noi adesso stiamo passando questa fase, ma indossiamo una maglia importante. Dimostriamo alla gente ed a noi stessi che lottiamo per obiettivi importanti”.

Manca qualcosa nel centrocampo del Milan? “Io penso che non stia a me parlare di quale sia il reparto più forte o debole del Milan, io sto qui in Nazionale e parlo di Nazionale; al Milan ci penso da quando finisce il raduno. Siete voi (giornalisti, n.d.r.) che ora state parlando tanto di centrocampo come punto più debole. Non mi sbilancio, penso a me, migliorare, dare il massimo e fare bene nel Milan. Sono sereno, e non mi pesano i 20 milioni spesi per il mio cartellino. Lo avete detto voi che vengo da una stagione di alto livello...”.

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