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BILANCIO MILAN – Saldo per il mercato in passivo di 2,5 milioni

Adriano Galliani, AD del Milan
'Calcio e Finanza' ha fatto i conti in tasca al Milan, analizzandone le operazioni di mercato e valutandone le cifre nell'ottica del Fair Play Finanziario

Daniele Triolo

Il Milan, al termine della sessione estiva di calciomercato 2015-2016, è uscito con un passivo di 2,53 milioni di euro. Questo il risultato dei conteggi effettuati da 'Calcio e Finanza' in merito l'impatto che la recente finestra di mercato avrà sui conti del Milan. Il bilancio del Milan, diversamente da quelli di altre società, quali ad esempio Juventus e Inter, non fa riferimento alla stagione sportiva, bensì all'anno solare 2015, pertanto il consuntivo della società di Via Aldo Rossi non si chiude al 30 giugno, ma al 31 dicembre dell'anno. Particolare da non sottovalutare, questo, perché ciò vuol dire tutte le operazioni di mercato realizzate nel 2015, comprese le risoluzioni delle comproprietà, rientrano nel bilancio dell'anno solare 2015; tutte le plusvalenze e le minusvalenze saranno registrare integralmente nel bilancio 2015, mentre, ammortamenti, ingaggi e saldo prestiti 'impatteranno' soltanto per la metà, con l'altra restante parte che finirà nel bilancio dell'anno seguente. Nell'analisi di 'Calcio e Finanza', non sono state prese in considerazioni le operazioni effettuate a gennaio 2015, in quanto avranno impatto sui conti del club soltanto a fine anno.

BILANCIO MILAN, IMPATTO SUI CONTI 2015 E 2016 DEL MERCATO IN ENTRATA

Nella prima parte del 2015, il Milan si è ritrovato a dover fare i conti un bilancio 2014 in perdita: 91,28 milioni di perdita netta, la più alta nella storia della società rossonera, con patrimonio netto consolidato negativo per 94,2 milioni e debiti finanziari netti che ammontavano a 246,8 milioni. Ecco il perché la famiglia Berlusconi ha deciso, alla fine, di cedere alle ricche proposte degli imprenditori orientali, con in testa Bee Taechaubol, per l'acquisto del 48% della società. Il vento d'Oriente, però, non ha portato, in questa sessione di mercato, soldi per i calciatori: la campagna acquisti è stata finanziata da Fininvest. Per fare arrivare a Milanello i vari Carlos Bacca, Luiz Adriano, Andrea Bertolacci e così via, il Milan ha speso 86 milioni di euro, con spese per ingaggi ed ammortamenti che ammontano, in totale, a 19,85 milioni di euro e 32,3 milioni di euro: la somma è di 52,15 milioni, che corrisponde all’impatto economico delle operazioni in entrata.

BILANCIO MILAN, IMPATTO SUI CONTI 2015 E 2016 DEL MERCATO IN USCITA

Molti calciatori hanno lasciato il Milan in scadenza di contratto, pertanto il club ha potuto contabilizzare plusvalenze minime, ma le casse societarie hanno rifiatato grazie al risparmio totale sugli ingaggi da versare ai calciatori. Il Milan ha venduto calciatori per 9 milioni di euro totali: Rami al Siviglia per 3,5 milioni, Birsa al Chievo per 1,5 milioni, Saponara all’Empoli per 4 milioni. A questi vanno aggiunto 2 milioni in più per il prestito di El Shaarawy al Monaco: se il club del Principato decidesse di riscattarlo a fine anno, le casse rossonere riceverebbero 14 milioni. Così facendo, il Milan ha risparmiato 9,2 milioni di ingaggi, più quelli risparmiati per gli ingaggi di Bonera (2,4 milioni), Pazzini (5) e Robinho (4,2), Essien (5) e Muntari (5). A conti fatti, il Milan ha realizzato risparmi di 42,4 milioni di euro sugli ingaggi, per un impatto economico complessivo di 49,62 milioni di euro.

Il saldo finale, dopo il calciomercato 2015-2016, è negativo, ma di poco: -2,53 milioni di euro tra impatto in entrata (52,15 milioni) e uscita (49,62). Numeri importanti, soprattutto in vista del Fair Play Finanziario, che la società dovrà rispettare qualora si qualificasse per le coppe europee.

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