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BOATENG, oggi ‘falso nueve’ e domani jolly

Kevin-Prince Boateng Milan
Kevin-Prince Boateng ha giocato da finto centravanti nel Trofeo San Nicola, come aveva fatto nel 'Berlusconi'. Ma in futuro, che ruolo ricoprirà?

Daniele Triolo

Ieri pomeriggio, allo stadio 'San Nicola' di Bari, è andata in scena la prima edizione del 'Trofeo San Nicola', che ha visto impegnati tre club: oltre ai padroni di casa allenati da Davide Nicola, ed in corsa quest'anno per la promozione in Serie A, anche l'Inter ed il Milan. Il triangolare, che si è disputato con la consueta formula degli incontri di 45', è stato vinto dal Milan, che si è aggiudicato il primo incontro con il Bari per 1-0 in virtù di un'autorete del difensore Denis Tonucci, ed il secondo contro l'Inter, sempre con lo stesso risultato, grazie ad una rete di Andrea Poli.

Nella seconda sfida, il quinto derby stagionale contro i nerazzurri, Sinisa Mihajlovic, che per il 'Trofeo San Nicola' ha fatto giocare tanti elementi della Primavera oltre che i giocatori della prima squadra che, per un motivo o per un altro, non stanno trovando molto spazio, ha schierato, nel ruolo di 'falso nueve', al centro del tridente offensivo, il 28enne ghanese Kevin-Prince Boateng. Boateng si sta allenando a Milanello con i rossoneri da due mesi, e, con tutta probabilità, alla riapertura del mercato verrà tesserato dal club di Via Aldo Rossi: non dovrebbero esserci problemi con lo Schalke 04, sua società di appartenenza, trovare un accordo per acquisirne il cartellino, a titolo definitivo, senza alcun esborso economico. D'altronde, tra Boateng e lo Schalke 04 non scorre più buon sangue, dopo la sospensione per “scarso impegno e disciplina” inflitta al centrocampista africano sul finire della scorsa stagione.

Contro l'Inter, nel ruolo di finto centravanti, un po' come faceva l'anno passato con Filippo Inzaghi il francese Jérémy Ménez, Boateng si è mosso bene, è stato pericoloso, e fatto vedere come, in piena forma, sia in grado di dare una grossa mano al Milan in fase offensiva, da gennaio, anche negli impegni ufficiali. Intercettato dai cronisti dopo la vittoria rossonera nel 'Trofeo San Nicola', Mihajlovic ha promosso la prova di Boateng, e spiegato come, “in mancanza di punte, può far bene anche lì davanti”. Di certo, non una novità per il 'Boa', giocatore apprezzato per la sua duttilità tattica, che già in Germania aveva ricoperto la medesima posizione. Boateng aveva giocato da 'falso nueve' contro l'Inter, tra l'altro, anche nel 'Trofeo Luigi Berlusconi', risultando, anche in quel caso, l'uomo più pericoloso del Milan. Più degli attaccanti di ruolo.

Mihajlovic ha però annunciato, da tempo, come il Milan passerà, non appena recuperati tutti gli infortunati, al 4-4-2, con due esterni alti (Alessio Cerci, o M'baye Niang, e Giacomo Bonaventura) e due punti di riferimento in mezzo all'area di rigore, quali Carlos Bacca e Luiz Adriano: con questo nuovo assetto di gioco, quale posizione andrebbe a ricoprire Boateng? Il ghanese, infatti, nel corso della sua precedente esperienza rossonera, dal 2010 al 2013, aveva giocato inizialmente da interno di centrocampo nel 4-3-1-2, salvo poi essere avanzato, da Massimiliano Allegri, nel ruolo di trequartista, laddove, in tandem con Zlatan Ibrahimovic, aveva trascinato il Milan alla vittoria del 18° Scudetto. Quindi, quando Allegri passò, nella stagione 2012-2013, al 4-3-3, Boateng ricoprì anche il ruolo di attaccante esterno di destra, in una posizione dove avrebbe potuto sfruttare la sua potenza fisica ed essere ad ogni modo incisivo sotto rete.

Ma con il 4-4-2, Boateng dove si collocherebbe? Improbabile un suo impiego nei centrali di centrocampo: per caratteristiche tecniche, lì il ghanese sarebbe sprecato. Possibile che possa muoversi nel ruolo di esterno destro, soprattutto nelle gare dove Mihajlovic intenderà coprirsi un po' anziché rischiare di giocarsi la carta Cerci. Sicuramente, sarebbe utile nel ruolo di seconda punta, poiché Boateng, dotato di buona tecnica, di prestanza atletica e dal buon fiuto del gol, potrebbe ben assistere Bacca, Adriano o Balotelli. Senza dimenticare un suo possibile, nuovo utilizzo da trequartista qualora Mihajlovic decida di ritentare la strada del 4-3-1-2. Insomma, Boateng si candida per essere un jolly giusto per tutte le stagioni. Il tutto al servizio di quel Milan che aveva amato e che, in un momento sportivo per lui molto difficile, ha deciso di concedergli nuovamente fiducia.

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