Prima uscita di nuovo in rossonero per Kevin Prince Boateng contro il Monza, nell'amichevole che il Milan ha giocato stasera al Brianteo. Per lui tutto il secondo tempo, tanta buona volontà e segnali incoraggianti.
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BOATENG, volontà e impegno: buona la prima
Quella che potrebbe essere la sua nuova vita milanista, ricomincia da qui. Da una partita apparentemente senza valore ma che per il centrocampista ghanese ha un significato completamente diverso. Per Kevin oggi il calcio è tornato al centro del suo mondo, lui, che ha fatto sempre della forza fisica e della grinta i segni distintivi della sua persona. E quella maglia numero 72, forse ancora un po' stretta per via di qualche chilo di troppo dovuto a mesi di inattività, presto potrà diventare ufficiale.
Perchè l'impegno visto in campo, dopo neanche una settimana di lavoro a Milanello con i compagni, ha fatto vedere che il Boa c'è e vuole tornare quello di un tempo. Quello che con un colpo di tacco saltava un difensore del Barcellona e segnava a San Siro, quello che con i suoi gol qualificò il Milan all'ultima Champions disputata dai rossoneri. Sembra un secolo fa, ma sono passati appena due anni. Stasera con il Monza, Boateng è sembrato il ragazzino che rivede il pallone dopo tanto tempo. Certo, il fiato è poco e la lucidità non è neanche al 50%, ma Kevin ci ha provato, ha lottato, ha tirato, per poco non ha segnato. Ma il tempo c'è, ed è dalla sua parte. Perchè recuperare il vero Boateng, anche all'80%, significa ritrovare un giocatore decisivo che può fare gruppo e trascinare gli altri, dato che è ancora relativamente giovane e capace di essere decisivo. Questa è la speranza. Fino alla prossima puntata, il Trofeo Berlusconi del prossimo 21 Ottobre contro i cugini dell'Inter.
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