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BROCCHI a PM: “Contento di come ha risposto il gruppo, peccato per l’infortunio di Vido”

Cristian Brocchi Milan
Cristian Brocchi ha parlato ai microfoni di 'Pianeta Milan' dopo la vittoria per 1-0 sul Vicenza firmata da Vido, poi infortunatosi

Daniele Triolo

Cristian Brocchi, tecnico della Primavera del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Pianeta Milan' dopo la vittoria conseguita dalla sua squadra per 1-0 contro i pari età del Vicenza, firmata da una rete di Luca Vido al 15'. Lo stesso Vido, nella ripresa, è stato costretto ad uscire per infortunio. Brocchi si è detto soddisfatto della risposta dei suoi ragazzi, che, contro il Vicenza, sono tornati al successo in campionato dopo due sconfitte di fila contro Atalanta e Chievo Verona.

Partiamo dalle cose positive: dopo due sconfitte consecutive, è arrivata finalmente la vittoria. Quanto è importante, sia dal punto di vista del risultato, sia per il morale del gruppo?

“Sì più che altro per il morale, perchè sappiamo che i ragazzi vivono di emozioni, vivono anche un po' quello che è l'aspetto comunque della classifica che si è venuta a creare. Quindi, logicamente per loro era importante la vittoria. Dal mio punto di vista era importante vedere come il gruppo avrebbe risposto dopo due partite come quelle che avevamo visto tutti. Sotto questo punto di vista sono contento, perché la squadra ha voluto la vittoria, l'ha voluta fino alla fine, e questo è stato un passo in avanti, per tutte le altre cose avremmo tempo per migliorare”.

Si sarebbe potuto fare il secondo gol: questo l'ha infastidita, o comunque fatta arrabbiare?

“No, sai mi infastidisce il fatto che se non riusciamo a chiudere una partita, ed andare sul 2-0, poi dopo continuiamo ad andare in difficoltà perché gli altri, logicamente, come hanno fatto oggi, lanciavano palloni alti, e noi in queste dinamiche andiamo comunque in difficoltà e quindi in sofferenza, perché siamo costretti a volte ad abbassarci un po' troppo, però alla fine la voglia e la volontà è quella di avere una mentalità vincente, quindi di andare a cercare il 2-0, e sul 2-0 di andare a cercare il 3-0, e sul 3-0 il 4-0. Io ho questa di mentalità, e questa è la mentalità che deve avere la mia squadra, che devono avere le squadre del settore giovanile: quella di cercare sempre di non accontentarsi, di fare il massimo possibile, sempre con una mentalità vincente. Non sempre si può vincere, ma la mentalità deve essere questa”.

Ci può dire come sta Vido, cosa è successo?

“Purtroppo non sta bene, perché logicamente Luca ha già sofferto in passato di questo problema alla spalla, ed è una notizia brutta per lui, e brutta soprattutto anche per noi. E' un ragazzo sul quale noi puntiamo tanto, è un ragazzo molto importante per la squadra, e soprattutto è un ragazzo che meriterebbe di avere, a livello fisico, le opportunità di esprimere le sue qualità, che sono parecchie”.

In campo un '97, De Santis, dietro, ed un centrocampista, Locatelli, '98: si va avanti su questa strada per trovare un amalgama giusto?

“Io penso che, come in ogni ambito lavorativo, dove due gruppi diversi si integrano non ci può essere un amore a prima vista, dopo un periodo breve. Quando dei ragazzi sono stati abituati per tanti anni a lavorare sempre tra di loro, è difficile magari integrarsi inizialmente, bisogna conoscerci, c'è bisogno di tempo. Io che penso che siamo già a buon punto, i ragazzi si stanno diciamo conoscendo. La speranza è quella che, da oggi in poi, ci sia una svolta anche in questo: io li vedo in settimana, e penso che siamo sulla strada buona”.

Mister, avete una pressione particolare per quelli che sono invece i risultati della prima squadra? Si è quasi aperto un caso per questa Primavera che ha centrato tre sconfitte nelle prime cinque giornate: se lo aspettava?

“Lo avete aperto voi un caso, io non sono assolutamente preoccupato. Quando una prima squadra, si vanno a guardare gli ex giocatori che giocavano nel Milan, si vanno a guardare quelli della Primavera; quando invece la squadra vince, gli ex giocatori si mettono da parte, le Primavere non si guardano più. Quindi è la legge del calcio. Non c'è nessuna pressione, assolutamente no: noi andiamo avanti per la nostra strada, per far sì che anche l'anno prossimo ci siano il Donnarumma ed il Calabria della situazione che possano andare a dare un aiuto alla prima squadra”.

Dal nostro inviato a Solbiate Arno, Edoardo Lavezzari

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