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Dopo la partita contro il Frosinone, l'amministratore delegato rossonero, , che si trasferirà al Genoa in prestito per 18 mesi: l'ex Liverpool, che ha trovato in queste ore l'accordo con il club rossoblu, inizierà il prossimo 28 dicembre gli allenamenti con la sua nuova squadra. Il suo posto in rossonero, parola dello stesso Galliani, sarà preso, numericamente, da Kevin-Prince Boateng.
La cessione di Suso, però, non sarà l'unica operazione in uscita che il Milan effettuerà alla riapertura del calciomercato: allo stato attuale delle cose, ci sono almeno altri quattro-cinque elementi indiziati a svuotare ben presto il proprio armadietto a Milanello. , che era rientrato in estate al Milan reduce dall'esperienza maturata in prestito, l'anno precedente, tra Torino e Parma. Nocerino è stato a lungo sulla lista dei partenti e, già ad agosto, è sembrato ad un passo dal vestire la maglia della Sampdoria nell'operazione che avrebbe dovuto portare Roberto Soriano al Milan; quindi, 'Noce' ha deciso di rifiutare tutte le offerte e di restare a Milano per mettere in difficoltà Sinisa Mihajlovic nelle sue scelte: operazione, questa, tutt'altro che riuscita. A gennaio partirà, anche per via del suo alto ingaggio (1,9 milioni a stagione) ed il contratto in scadenza a giugno: piace ancora ai doriani, ma anche a Genoa e Bologna.
Andrà certamente via, con la formula del prestito, però, il 19enne italo-argentino Josè Mauri, che non ha mai convinto Mihajlovic il quale, pur avendolo trovato recentemente migliorato, gli ha consigliato di giocare altrove con maggiore continuità per poter poi far rientro al Milan pronto per l'uso. Sulle tracce di Mauri, l'Atalanta (che ha già avuto più di qualche colloquio con il suo agente, Dino Zampacorta), il Chievo e l'Hellas Verona, lo stesso Bologna (dove c'è il suo 'mentore', Roberto Donadoni) ed il Sassuolo. In dubbio, invece, la permanenza al Milan del 31enne incontrista olandese Nigel de Jong. L'ex Ajax, Amburgo e Manchester City sarebbe voluto andar via in estate, in scadenza di contratto, forte delle offerte pervenutegli dalla Juventus e dal Manchester United allenato dal suo connazionale, Louis Van Gaal: quindi, il cambio in panchina, con l'esonero di Filippo Inzaghi e l'arrivo di Mihajlovic avevano convinto il numero 34 a rinnovare fino al 2018. Dopo qualche gara di campionato, però, il tecnico serbo ha optato per schierare Riccardo Montolivo davanti la difesa e per de Jong non c'è stato più spazio nell'undici titolare, eccezion fatta per la sfida contro il Verona, nella quale si è fatto anche espellere. Lo cercano il Werder Brema, lo stesso United, ed il Leicester City capolista della Premier League: riuscirà de Jong a resistere alle sirene provenienti dall'Inghilterra?
Difficile che parta il giapponese Keisuke Honda, promosso titolare a sorpresa a Frosinone da Mihajlovic ed autore, per altro, di una bella partita. “Sarà importante”, ha dichiarato Galliani, “nella seconda parte della stagione”: un attestato di stima per il 29enne samurai ex CSKA, il quale, con tutta probabilità, avrà a disposizione questi altri sei mesi di tempo per guadagnarsi anche una futura conferma in rossonero. Chi, invece, potrebbe partire è Cristián Zapata, 29enne difensore centrale colombiano che, come il brasiliano Alex ed il francese Philippe Mexés, andrà in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno: Zapata, a differenza degli altri due, è l'ultima scelta di Mihajlovic, è il più giovane dei tre, ed ha un discreto mercato in Premier League (interessa all'Everton). Per qualche milione di euro, il Milan potrebbe dare il benestare per un suo addio anticipato, così come potrebbe salutare la compagnia anche il 22enne Rodrigo Ely, forse ancora troppo acerbo per reggere l'impatto di uno stadio come 'San Siro': un altro anno nella cadetteria non potrebbe che fargli bene.
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