Ad agosto era nell'aria. Tutti se lo aspettavano. Sia la stampa sia i tifosi sapevano che ciò che mancava a questo Milan era un innesto importante a centrocampo. Anzi, a dire il vero almeno un paio. E nonostante i numerosi errori degli ultimi anni, in fondo tutti i tifosi rossoneri covavano una certa sicurezza negli ultimi giorni di mercato, nei cosiddetti "giorni del Condor".
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CENTROCAMPO, disastro annunciato. Ma il Milan fa finta di niente
Alla fine è arrivato solo Juraj Kucka per 3 milioni di euro dal Genoa: non certo l'acquisto che ti cambia la squadra. In realtà Kucka si è distinto subito per impegno e personalità nel ruolo di mezz'ala destra. Ma mai come ieri contro l'Atalanta è stato evidente quanto nella zona mediana a Mihajlovic manchi ancora qualcosa.
L'acquisto di Bertolacci all'inizio della sessione di mercato è stato certamente un buon inizio, ma nulla di più. Ora che Bertolacci è infortunato, il suo posto è stato preso da Poli, che ancora una volta ha deluso per la poca personalità. Montolivo è l'unico regista in rosa, e spesso sembra faticare a reggere il ritmo degli avversari. De Jong è stato relegato in panchina dopo le prime pessime prestazioni. Nocerino e Josè Mauri non sono neanche presi in considerazione da Mihajlovic.
Il problema è semplice. Come detto, ad agosto sen'erano accorti tutti che il centrocampo non era a livello. Tutti, tranne la dirigenza rossonera. Per poter davvero puntare al terzo posto, servono centrocampisti di personalità e caratura internazionale. Insomma, giocatori che non abbiano paura di ricevere palla nelle zone nevralgiche del campo e che sappiano fare la differenza in entrambe le fasi. Al Milan di centrocampisti così non ce ne sono, tranne il Bertolacci delle giornate migliori.
Il calcio è molto cambiato negli ultimi anni, e probabilmente ancora cambierà. Ma una semplice regole è rimasta: le partite si vincono a centrocampo. Galliani dovrà pensare a questo già nella prossima finestra di mercato.
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