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Tra poco meno di ventiquattro ore, allo stadio 'San Siro', il Milan di Sinisa Mihajlovic sfiderà il Crotone di Ivan Jurić, rivelazione del torneo cadetto, per il quarto turno di Coppa Italia/TIM Cup 2015-2016. Pur non sottovalutando l'impegno contro la compagine pitagorica, Mihajlovic ha preferito lasciare a casa molti dei giocatori titolari, convocando 5 Primavera (Livieri, De Santis, Crociata, Locatelli e Hamadi), ed ha deciso di dare spazio a tante delle seconde linee rossonere.
Per molti di questi giocatori, la partita di domani sera contro la squadra calabrese rappresenterà un'ottima occasione per mettersi in mostra e, perché no, guadagnarsi una conferma al Milan anche dopo la sessione invernale di calciomercato. In porta giocherà Christian Abbiati, giusto premio per un portiere sempre pronto ed affidabile, nonché uomo spogliatoio, che a fine anno appenderà i guantoni al chiodo. Ma la gara contro il Crotone sarà un esame anche per la coppia di difensori centrali, che sarà composta da Philippe Mexés e Cristián Zapata: entrambi in scadenza di contratto a giugno, entrambi non propriamente nelle grazie dell'allenatore, si giocano una grossa fetta del loro futuro in rossonero, nell'immediato e nel lungo periodo, anche perché, adesso, sembra improbabile che riescano a scalzare Alex ed Alessio Romagnoli dall'undici titolare in campionato.
Il centrocampo sarà, però, il settore in cui Mihajlovic valuterà con maggiore attenzione le prove degli elementi prescelti. Il Milan dovrebbe ritornare, almeno per questo incontro, a giocare con il 4-3-3, ed in mezzo toccherà ad Andrea Poli, José Mauri ed Antonio Nocerino. Poli non è sul mercato, anche se Maurizio Sarri starebbe spingendo per portarlo al Napoli, mentre quasi certamente partiranno sia l'italo-argentino che il mediano campano. A meno che, domani, non diano prova delle loro qualità, e riescano a convincere l'allenatore serbo della loro utilità nel progetto rossonero. Se falliscono, logicamente a gennaio saranno piazzati al miglior offerente: Mauri con la formula del prestito (a lui sono interessate Atalanta, Chievo, Hellas Verona e Bologna), mentre Nocerino, che finora ha giocato una sola volta da titolare in campionato contro l'Empoli, è in scadenza di contratto e pertanto dovrebbe abbandonare il club rossonero a titolo definitivo, anche per via dell'elevato ingaggio percepito (1,9 milioni a stagione).
In attacco, ai lati del ritrovato Luiz Adriano, Mihajlovic farà giocare Keisuke Honda e Suso, trequartisti di ruolo, esterni di fatto. Entrambi sono sulla lista di partenza della società di Via Aldo Rossi: il giapponese piace in Premier League, ad Everton, West Ham e Tottenham, ma, nonostante il suo rendimento sia spesso scadente, non pare intenzionato a voler lasciare Milano; Suso, al contrario, si è reso conto di come gli spazi, per lui, siano chiusi, e sta maturando l'idea di andare via in prestito, magari nella Liga spagnola, per cercare maggiore continuità. Certamente, una grande prestazione contro il Crotone anche da parte loro potrebbe, in parte, far rivedere i piani di Mihajlovic.
Mezzo Milan in cerca di un posto al sole, ben sei giocatori in vetrina: chi farà flop, sarà destinato, giocoforza, a salutare l'universo rossonero. Chi, al contrario, farà il suo dovere e brillerà contro il Crotone, potrà rivelarsi anche una preziosa carta nel prosieguo della stagione del Milan. Perché è giusto e sacrosanto che, quando il gioco si fa duro, ai duri sia consentito continuare a giocare in uno dei club più titolari al mondo.
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