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CRISI MILAN, la responsabilità è di tutti

Ely Insigne Milan-Napoli
Il Milan è in crisi: di chi solo le colpe di questo momento difficile? Sotto accusa giocatori, staff tecnico e società

Daniele Triolo

Quattro sconfitte in otto gare ufficiali; ieri sera, pesantissima, la prima in casa. Il Milan di Siniša Mihajlović è in crisi, un momento nero testimoniato dai numeri, che vogliono i rossoneri seconda peggior difesa del torneo di Serie A dopo quella del Carpi. Come uscire da questa situazione? “Non lo sanno neanche loro – ha commentato Peppe Di Stefano a 'Sky Sport 24' -, credo che la responsabilità vada ripartita tra il parco giocatori, lo staff tecnico e la società. I giocatori possono fare qualcosa in più: il parco giocatori non si può discutere, gente come Bacca, Adriano, Bertolacci e Romagnoli, la scorsa stagione, nei rispettivi club e campionati, erano stati il top, al di là del prezzo che sono stati pagati. Normale che ci siano responsabilità anche dello staff tecnico – ha proseguito Di Stefano – perché quando ti mettono a disposizione un parco giocatori così non si può non far bene: al Milan sembra che non abbiamo preparazione atletica, invece non è così. Sembra non abbiano schemi, ma da quanto vediamo a Milanello lavorano, e lavorano bene. L'allenatore sembra non stia trasmettendo grinta e attributi al Milan, che ieri contro il Napoli si è spento subito dopo aver incassato il primo gol. Infine – ha concluso Di Stefano -, ci sono le responsabilità societarie: se sei un marito, e rompi con 3-4 mogli, non può essere sempre colpa delle mogli. C'è qualcosa che non va nella scelta, nella gestione: magari influiscono i problemi passati tra Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani, la storia di Mr. Bee che va avanti da 10 mesi.. il Milan sta passando una fase di assestamento con momenti difficili: vanno sistemati degli equilibri societari, per ripartire bene, come ha fatto la Juventus negli anni passati”.