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CURIOSITA’ – MIHAJLOVIC, LA GIACCA E LA RESA ‘ALLA MAZZARRI’

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Purtroppo per il Milan, Sinisa Mihajlovic ha confermato anche al Franchi il suo scarso feeling con la prima giornata di campionato; il tecnico serbo, infatti, quando ha iniziato il campionato dalla prima giornata ha collezionato solamente due...

Daniele Triolo

Purtroppo per il Milan, Sinisa Mihajlovic ha confermato anche al Franchi il suo scarso feeling con la prima giornata di campionato; il tecnico serbo, infatti, quando ha iniziato il campionato dalla prima giornata ha collezionato solamente due pareggi casalinghi (alla guida di Bologna e Fiorentina) a cui va aggiunta la sconfitta di Firenze.

Domenica sera molti occhi erano puntati sul nuovo tecnico rossonero e se molto si é giá detto sulle diverse questioni tattiche e su alcune scelte di formazione azzardate, proviamo a cercare qualche curiositá relativa all’atteggiamento del tecnico durante i 90 minuti. Mihajlovic, come da suo stile, ha iniziato la sua avventura al massimo: sempre in piedi e sul pezzo, ha iniziato ad incitare la squadra, a impartire le sue direttive ed a lanciare segnali ai suoi come un vero e proprio sergente di ferro. Tutto questo in maniche di camicia, favorito anche dalle temperature piú che estive che si registravano in toscana. Intorno alla metá del secondo tempo Sinisa ha persino fatto il giardiniere entrando in campo a sistemare una zolla del campo che si era sollevata nei pressi della fascia laterale. Col passare del tempo, però, anche la sua grinta é andata scemando fin quando, al 35' del secondo tempo, quando ha capito che non c’era piú nulla da fare, ha alzato bandiera bianca lanciando un ulteriore segnale, ovvero indossando la giacca.

Se si pensa all’abbigliamento da panchina ed in particolare alla giacca, il paragone piú curioso ed immediato é quello con Walter Mazzarri, divenuto famoso quando allenava il Napoli in quanto iniziava il match con l’abito di ordinanza ma ben presto, quando la partita entrava nella sua fase piú calda, rimaneva in maniche di camicia a guidare la sua squadra. La leggenda della giacca di Mazzarri nacque proprio ai tempi del Napoli e complici anche il folklore e la scaramanzia tipici della cultura partenopea entrò a far parte del personaggio; durante le sue prime partite alla guida degli azzurri, il tecnico livornese ha iniziato infatti a togliersi la giacca nei momenti di tensione ma lo scaramantico pubblico napoletano fece subito notare come non appena l’allenatore restasse in camicia il Napoli segnava: detto fatto e in poche partite il rito della giacca diventò uno dei punti cardine della liturgia domenicale napoletana. Mazzarri, con alterne fortune, ha cercato di replicare lo stesso rito anche sulla panchina dell’Inter ma evidentemente all’ombra del Vesuvio la scaramanzia aveva un valore ed un incidenza maggiore rispetto al grigio e freddo San Siro neroazzurro.

Mihajlovic, al momento, ha fatto esattamente l’opposto e la sua giacca é diventata la classica bandiera bianca, un segnale di resa durante una partita nata male e finita peggio. Tutti i milanisti si augurano che nel proseguo del campionato non ci sia nessuna correlazione tra l’abbigliamento di Sinisa ed i risultati della squadra e che il nostro allenatore non segua le orme dell’ex tecnico neroazzurro. Ovviamente si cerca sempre di sdrammatizzare un pò e siamo certi che il sergente Sinisa non si lascerá condizionare da riti e scaramanzie, tuttavia se anche questo potesse contribuire a migliorare i risultati della squadra, perché non farci un pensierino? Dopo tutto in camicia si sta sicuramente piú comodi e la grinta della squadra ed il calore dei tifosi potrebbero facilmente far salire la temperatura in panchina persino durante i posticipi invernali in quel di San Siro.

Gaetano De Pippo

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