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Da nuovo Maldini a oggetto misterioso. E' la triste parabola del difensore del Milan Mattia De Sciglio. Il numero 2 rossonero non sta attraversando un buon momento di forma, costellato da prestazioni opache e qualche acciacco fisico di troppo. Cosa sta succedendo ad uno dei migliori prospetti del calcio italiano? Non è dato a capirlo.
De Sciglio è letteralmente esploso nella stagione 2012/13, dopo le buone prove dell'anno prima, conquistandosi pian piano il ruolo da titolare della fascia sinistra di difesa. Da lì, un percorso fatto di alti e bassi, con la Nazionale conquistata e un percorso di crescita che però sembrava costante. Tanto da suscitare l'interesse dei grandi club d'Europa, tipo Real Madrid e Barcellona. Ma da un anno a questa parte le cose sono cambiate. Infortuni piccoli ma ripetuti, un'indolenza generalizzata e una metamorfosi in negativo che sta facendo ricredere anche i più grandi sostenitori del terzino milanese. Qual è il reale valore del 23enne Mattia? In questo momento è tutto un'incognita. Vale ancora la pena puntare su di lui? La sensazione è che il Milan non possa permettersi di perdere anche il talento di De Sciglio, dopo aver ceduto El Shaarawy e Mastour. Certo, la concorrenza è forte, con Antonelli, Calabria e Abate in agguato, ma le capacità e le possibilità di riprendere la crescita ci sono ancora.
La gara contro il Verona è stata solo un esempio di quello che De Sciglio non deve essere: troppo timido, impacciato, impreciso. E' da qui che si deve ripartire. Non è tutto perduto, anzi. E' ancora tutto possibile, cero Mattia?
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