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DERBY: la partita delle incognite

Donato Bulfon

Derby: l'Inter è in testa, ma con gioco e avversari modesti. Il Milan ha perso a Firenze, ha problemi in mediana, sembra non digerire la gestione Mihajlovic

Un derby indecifrabile. Almeno fino a domenica sera.

Mentre lo scorso anno la stracittadina milanese veniva considerata come una gara lontano dai giochi importanti di classifica, il fatto che quest'anno arrivi così presto, può ridare al derby della Madonnina quel risalto che negli ultimi anni è mancato.

Ma domenica sera a San Siro si affronteranno due squadre con tante incognite e dai sentimenti opposti.

L'Inter arriva al derby con la consapevolezza di essere prima in classifica, forte di due vittorie con avversari complicati come Atalanta e Carpi, ma che non hanno entusiasmato nessuno. Il gioco è quello che è, i nomi nuovi sono tanti e ci vorrà tempo per costruire la corazzata che Mancini ha in mente.

I rossoneri, invece, dopo un buon precampionato, condito anche da due vittorie contro i cugini, ha iniziato la stagione non benissimo, perdendo male a Genova e vincendo a fatica con l'Empoli. Problemi evidenti a centrocampo, non risolti dal mercato estivo, che sembrano gravare su una squadra che di testa, come ammesso dallo stesso Mihajlovic, ha ancora i suoi grandi problemi. e questo derby potrà essere la svolta per tutte e due le squadre. Per l'Inter, che dopo un grande mercato, vuole tornare ad essere protagonista. Per il Milan, che dopo due anni disastrosi, vuole costruirsi un futuro di alto livello tornando agli antichi fasti.

Non sarà semplice per nessuno, come non sarà decisivo un derby dopo appena tre giornate. Ma indicativo di una tendenza si: perdere il derby per l'Inter significherebbe essere agganciati dal Milan e iniziare un percorso di riflessione sull'inserimento dei nuovi e sulla ambizioni della squadra; perdere il derby per il Milan significherebbe ripiombare ancora nel buio e nelle incertezze dello scorso anno, troncando bruscamente il percorso di crescita da poco iniziato. ci si giocherà tanto quindi domenica sera: i due amici-nemici Mihajlovic e Mancini avranno due belle gatte da pelare. Soltanto uno ne uscirà sorridente. Ma chi dei due?