Secondo i numeri portati oggi in studio a 'Sky Sport 24' da Peppe Di Stefano, dal 1987 al 2009, il Milan ha cambiato l'allenatore in media ogni 3 anni: Arrigo Sacchi durò 4 anni, Fabio Capello, per esempio, 5. Poi, però, nelle ultime sette stagioni, la squadra rossonera ha cambiato la media di un allenatore quasi ogni anno, eccezion fatta per Massimiliano Allegri, che vinto lo Scudetto, però, con una rosa infarcita di campioni. “Al Milan non erano abituati a cambiare così spesso – ha sottolineato Di Stefano -; la domanda che ci si fa quindi è una: un segno di fragilità della società? O forse, addirittura, i giocatori non sono in linea con le aspettative del Milan? Se il Milan dovesse vincere le restanti tre gare prima della sosta natalizia, contro Carpi, Verona e Frosinone, potrebbero cambiare le prospettive della squadra, che rosicchierebbe qualche punto per la volata Champions, e si tranquillizzerebbe anche la situazione relativa a Mihajlovic. Sarà importante vincerle tutte anche per conquistare definitivamente il pubblico, ancora troppo diffidente verso questo Milan”.
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DI STEFANO a Sky: “ Le prossime tre gare decisive per le prospettive del Milan ”
Peppe Di Stefano, ai microfoni di 'Sky Sport', ha spiegato come siano importanti, per il Milan, le sfide contro Carpi, Verona e Frosinone
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