Una personalità non comune. E' questo quello che ogni domenica stupisce di Gigio Donnarumma, sedicenne portiere del Milan. Un talento cristallino dotato di una calma olimpica che non sembra essere scalfita da nulla. Come ieri sera a Frosinone.
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DONNARUMMA: peccati di gioventù
La serata non era partita benissimo, con due errori macroscopici nei rilanci che potevano davvero essere pesanti per le sorti del Milan. Cose non da Gigio, cose che possono far impazzire ogni tifoso rossonero, parole di Galliani. Ma Mihajlovic non si scompone, anzi predica calma e tranquillità a quel portierone che non conosce la tensione. Gli errori ci stanno e ci saranno, l'importante è il modo in cui vengono superati. Dopo questo momento particolare, infatti, Donnarumma torna padrone del suo ruolo, sventa un paio d'azioni avversarie, subisce un gol sul quale non poteva nulla, un tipico rigore in movimento, ma ridona alla sua difesa quella tranquillità che sembrava essere persa. Anche in uscita, Gigio dimostra di non aver paura, rischiando qualcosa ma sapendo bene quello che in quel momento stia facendo. E i piedi ci sono e sono buoni, simbolo che Mihajlovic può fare affidamento su di lui anche come libero difensivo.
Conclusione: nonostante qualche sbavature, normali per un sedicenne titolare in Serie A e in un top club come il Milan, Donnarumma si conferma certezza nella squadra rossonera che di questi tempi ne ha bisogno come il pane. La personalità dell'estremo difensore campano dovrà però essere raccolta e presa da esempio dai compagni di squadra che, in qualche occasione, sembrano persi e in balia degli eventi e non freddi e lucidi come il loro giovane portiere. E non saranno un paio di peccati di gioventù a fermare l'ascesa del piccolo grande Gigio. Milan, tranquillo, sei in buone mani.
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