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Il brutto di una situazione negativa è quello di trovare problemi anche dove non ce ne sono. L'attuale situazione del Milan, può essere riassunta in questa frase. Sono tante le cose che in questo momento non vanno bene in casa rossonera. Ma l'esasperazione di un momento difficile come questo, ha fatto nascere dubbi, più o meno reali, su chi fino a poco tempo fa era la certezza: Diego Lopez.
Il portierone spagnolo, reduce da prestazioni un po' titubanti in campo, è stato messo sulla graticola da tifosi e stampa, come se la causa di tutti i mali fosse lui. Tutti ad invocare il giovane Donnarumma, salvatore della patria. Certo, contro l'Inter Super Gigio ha dato dei segnali importanti, forte tecnicamente ma anche mentalmente. Ma andiamoci piano. Donnarumma ha sedici anni, una forza della natura, ma l'inesperienza potrebbe bruciarlo o rallentarne la crescita, come successo parzialmente anche con Rodrigo Ely. Per questo, va bene provarlo, ma da qui a designarlo titolare della porta di una squadra come quella rossonera, ce ne passa. Il Milan ha bisogno invece del miglior Diego Lopez, di quel giocatore che giocava alla grande davanti ad un Bernabeu urlante il nome di Iker Casillas, con tutti contro ma con dalla sua prestazioni sontuose. Le stesse che faceva l'anno scorso con la maglia rossonera, e che molti hanno già dimenticato. Diego è una certezza da proteggere, uno dei pochi con spessore internazionale che la rosa del Milan possiede.
Per questo, bisogna cercare di trovare i mali da un'altra parte, non in porta. Perchè un errore ci sta e non basta per far cadere nel dimenticatoio chi invece l'anno scorso ha dato tutto per la maglia. Donnarumma è il futuro del Milan, Diego Lopez il presente. Per questo andiamoci piano: la porta rossonera, come confermato da Mihajlovic, sarà iberica ancora per un po'. A buona pace di catastrofisti e detrattori.
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