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ESCLUSIVA PM – Serafini: “Milan costruito male. Galliani? sto con la curva”

Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan
Luca Serafini racconta, in esclusiva ai microfoni di PianetaMilan.it, le sue sensazioni su questo Milan, a pochi giorni da un derby cruciale

Donato Bulfon

Giornalista, scrittore, appassionato di sport, grandissimo tifoso rossonero e soprattutto voce spesso fuori dal coro. Luca Serafini deve sempre essere ascoltato con attenzione quando si parla di Milan e per questo, a pochi giorni dal derby, la redazione di PianetaMilan.it lo ha intervistato in esclusiva, ecco le sue parole:

Siamo nella settimana che precede il derby e i tifosi rossoneri non possono dormire sonni tranquilli, partiamo dalla situazione generale del Milan. Come valuta il mercato del Milan? E l'inizio di stagione titubante dei rossoneri? Inzaghi era davvero il problema principale di questo Milan?

"No, francamente no. Il precampionato era stato abbastanza buono e in particolare la partita con il Perugia in Coppa Italia aveva dato segnali di una svolta. Invece pronti via e tutto si è fermato... Non mi convince (da tempo) la mancanza di strategie su mercato e si è sottovalutata di conseguenza la reale carenza del centrocampo. Il problema al Milan da anni è anche l'allenatore, ma non solo e non il primo. Come detto, mercato dispendioso ma gravemente lacunoso".

Come vede i primi mesi da allenatore del Milan di Sinisa Mihajlovic?

"Come sempre c'è bisogno di tempo, era lecito aspettarsi una partenza più brillante sul piano del gioco. Diamogli tempo".

Il rapporto Galliani-Curva Sud non è stato bellissimo negli ultimi tempi, è una contestazione legittima quella del tifo milanista?

"La Curva è stata accusata, anche dal sottoscritto, di immobilismo per molto tempo. Ora non sarebbe coerente biasimarla: con civiltà, ma con fermezza, bisogna esprimere le proprie opinioni"

Nella realtà, di cosa si accusa Galliani?

"Da qualche anno ha smarrito anzitutto i valori del Milan: tecnici e morali per quanto riguarda lo spogliatoio e il conseguente senso di appartenenza. Dopo di che manca di una strategia, un progetto, si muove male e comunica ancora peggio. In questo senso le responsabilità di Berlusconi sono evidenti, perché chi tace acconsente. E Berlusconi non solo tace, ma qualche volta sul Milan lancia proclami grotteschi".

Una brutta sconfitta a Firenze, una vittoria sofferta con l’Empoli e ora il derby, chi vince?

"Il derby va vinto e basta, sempre".

E’ già una gara decisiva per il futuro della squadra e del tecnico serbo?

"No, ma già molto delicata anche per una questione di autostima".

Ci dobbiamo aspettare qualcosa dalla curva domenica sera? Sostegno incondizionato o protesta ad oltranza?

"Un tifo caloroso per 90', ma quello non manca mai, specie nei derby. Il problema non è la squadra o l'impegno che ci mette, ma come viene costruita e questo lo ha capito la Curva così come il bimbo più piccolo che tifa Milan".

Infine, lei è ottimista o meno per il prosieguo di questa stagione?

"Sempre ottimista. Per natura. Per questo poi mi arrabbio e mi deprimo quando le cose non funzionano..."

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