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FOCUS CENTROCAMPO: costruttivo è meglio

Donato Bulfon

Focus si Pianeta Milan: come dovrebbe essere il centrocampo rossonero per far fare il salto di qualità alla squadra di Mihajlovic.

Il centrocampo del Milan è diventato un po' l’ossessione di tutti i milanisti in questi ultimi mesi: si è detto di tutto e di più sulla linea mediana rossonera a partire dal deficit qualitativo evidenziato già nello scorso campionato, per passare ai lunghi mesi di calcio mercato in cui la Società non è riuscita ad acquisire un centrocampista di qualità e di spessore e per finire alle prime due partite di campionato in cui sia le scelte del tecnico che le prestazioni degli interpreti sono finite nel mirino della critica.

La lunga vigilia pre-derby non ha fatto eccezione e tutti eravamo convinti che Mihajlovic schierasse un centrocampo muscolare per contrastare i nerazzurri e cercare di agire di rimessa.

La realtà, invece, è stata ben diversa e il tecnico rossonero ha deciso di rivoluzionare le sue scelte proprio nella partita con la P maiuscola schierando il rientrante Montolivo davanti alla difesa (a discapito di De Jong) con Kucka e Bonaventura ai suoi lati e Honda nel ruolo di trequartista; la scelta è sembrata tanto sorprendente quanto chiara: mettere in campo tutta la qualità a disposizione per provare a comandare il gioco e tenere l’iniziativa.

Nonostante la sconfitta, l’esperimento ha dato i suoi frutti perché finalmente si è vista una squadra che ha cercato di imporre il proprio gioco e di prendere il sopravvento sugli avversari; l’analisi della partita dice proprio che il Milan ha comandato il gioco per larghi tratti e pur non avendo ancora una manovra fluida ha comunque mostrato miglioramenti rispetto alle prime due uscite stagionali in qui si faceva fatica a mettere insieme due o tre passaggi di fila.

Alla lettura delle formazioni in molti temevano che l’azzardo proposto di Mihajlovic mettesse a rischio gli equilibri tattici della squadra ma a posteriori si è vista anche una discreta fase di contenimento e la difesa è sembrata sufficientemente protetta: Montolivo, Bonaventura e soprattutto Kucka hanno garantito anche una buona dose di dinamismo contrastando la forza dei centrocampisti di Mancini. Dal punto di vista del gioco è parsa azzeccata l’idea di schierare Montolivo nel ruolo di playmaker in quanto l’ex viola resta pur sempre l’unico centrocampista in grado di dettare i ritmi e di sveltire la manovra; il gioco ha iniziato ad essere più fluido ed anche i due terzini sono stati maggiormente sollecitati.

Il derby ha dimostrato quindi che un centrocampo di qualità, in questo Milan, è senz’altro meglio: la squadra ha l’obbligo di crescere in personalità e di provare a fare la partita contro qualsiasi avversario e siamo convinti che Mihajlovic debba insistere su questa filosofia di gioco; ovviamente questo non vuol dire bocciare Nigel De Jong che potrà tornare utilissimo in tutte le zone del centrocampo purché affiancato da almeno un costruttore di gioco.

Nota a parte merita il discorso trequartista dove al momento Bonaventura sembra essere molto più in forma di Honda e crediamo che, una volta recuperato anche Bertolacci, possa essere spostato definitivamente nel ruolo già ricoperto nell’Atalanta.

 Gaetano De Pippo