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FOCUS PM – E’ il momento di Luiz Adriano. Ma Bacca …

Daniele Triolo

Luiz Adriano sta attraversando un grande momento di forma, ed è difficile fare a meno di lui. Anche se Mihajlovic non intende prescindere dal colombiano

All'inizio, era il 4-3-1-2. Con un trequartista dietro le due punte, nella fattispecie il colombiano Carlos Bacca ed il brasiliano Luiz Adriano. Sì, perché le intenzioni di Sinisa Mihajlovic erano, in origine, quelle di far giocare il suo Milan con due attaccanti centrali, quelli prelevati appositamente per lui in estate: 30 i milioni spesi per strappare Bacca al Siviglia, appena 8 quelli versati nelle casse dello Shakthar Donetsk per Adriano.

Poi, è arrivato Mario Balotelli, lo scorso 23 agosto, e le cose, per Luiz Adriano, si sono fatte un po' complicate: troppo forte, 'ingombrante', forse, la presenza di SuperMario nell'organico rossonero per il brasiliano, che pure aveva iniziato bene, con un gol al Perugia in Coppa Italia e la bella prestazione in campionato contro l'Empoli, dove aveva fornito a Bacca l'assist per l'1-0 e successivamente, con un colpo di testa nella ripresa, fissato il risultato sul 2-1 per i rossoneri. E siccome le disgrazie non vengono mai da sole, il Milan dei tanti attaccanti centrali ha cominciato a zoppiccare, e Mihajlovic, demiurgo di una squadra ai limiti del crollo, ha optato per un repentino cambio di assetto tattico, rinunciando al trequartista, certo, ma, soprattutto, adottando un 4-3-3 che, in sostanza, ha fatto fuori uno dei suoi centravanti dall'undici titolare. E, in questo caso, non ci sono dubbi: quando sta bene, al centro del tridente gioca Bacca.

Per Luiz Adriano, a quel punto, è iniziato il 'calvario': da acquisto boom dell'estate a rincalzo di lusso, prima alternativa all'amico Carlos solamente perché la pubalgia ha messo fuori causa Balotelli. L'ultima volta che il brasiliano, che nei suoi anni in Ucraina aveva bersagliato le reti avversarie con straordinaria regolarità, ha giocato da titolare è stato lo scorso 17 ottobre, in casa del Torino, e soltanto perché Bacca rientrava da una lunga trasferta internazionale dall'altra parte del mondo per via degli impegni della sua Nazionale. Segnando, tra l'altro, non appena Mihajlovic lo ha gettato in campo. Luiz Adriano, però, non si è mai perso d'animo: ha continuato a lavorare, sereno e sorridente come sempre, ha stretto amicizia con tutti a Milanello, si è integrato sempre di più nell'universo rossonero e, da grande professionista, non si è mai lamentato delle tante panchine. Dando il massimo ogni qualvolta l'allenatore si è rivolto verso di lui per tentare di risolvere la situazione ad un Milan troppo spesso incartatosi in fase offensiva.

Ed Adriano non ha mai deluso: gol vittoria contro il Sassuolo, altra rete, bella, realizzata alla Sampdoria e, non va dimenticato, l'importantissimo gol del vantaggio nel match di Coppa Italia contro il Crotone, gara dove il Milan ha rischiato di brutto l'eliminazione. Luiz Adriano è entrato in piena forma, e, in campo, si vede. La sua media gol è la migliore tra gli attaccanti del Milan: iscrive il suo nome nel tabellino dei marcatori una volta ogni 185 minuti, e, adesso, fare a meno di lui è veramente difficile. Mihajlovic, però, continua a preferirgli Bacca, il quale, finora, in campionato ha già segnato 6 volte (contro Empoli, Palermo, con una doppietta, Udinese, Sassuolo e Lazio) ma che, effettivamente, non supera il portiere avversario dallo scorso 1° novembre, quindi da più di un mese, quando, imbeccato dal solito Giacomo 'Jack' Bonaventura, eluse l'intervento di Federico Marchetti per il terzo gol rossonero contro la Lazio allo stadio 'Olimpico' di Roma.

Anche con il nuovo cambio di modulo del Milan, passato dal 4-3-3 al 4-4-2, e conseguentemente ritornato a giocare con due punte centrali, Luiz Adriano si è visto chiudere la strada dal talento di M'baye Niang, nel frattempo perfettamente recuperato dopo l'infortunio che lo aveva mandato k.o. in agosto. Luiz Adriano, che, dal canto suo, è anche un talismano (ogni volta che ha segnato, il Milan ha portato a casa la vittoria), dovrà con tutta probabilità aspettare, con pazienza, ancora il suo momento, seppur sul campo abbia meritato pienamente una maglia da titolare. Magari, contro il Carpi, dove partiranno titolari Bacca e lo scalpitante Niang, avrà un'altra occasione, a gara in corso, per sovvertire una volta per tutte le gerarchie in casa Milan.