Il Milan ha problemi di cuore. Sì, perchè i problemi sono lì, in mezzo, dove dovrebbe pulsare l'anima e la forza della squadra. Forse non si può circoscrivere il momento rossonero in una debacle di un solo reparto, ma quello che si è visto oggi a San Siro è davanti agli occhi di tutti. Inizialmente il Milan schierava titolari i due capitani, Montolivo e De Jong, il primo alla 100esima presenza da titolare, l'altro alla ricerca di un posto da titolare che quest'anno sembra una chimera.
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FOCUS PM – Milan, centrocampo che disastro
Tutti pensavano che contro il Verona, tra le ultime della classe, reduce da sconfitte e brutte prestazioni, un cambio di allenatore e tante gare senza segnare, il centrocampo del Milan avrebbe surclassato l'avversario, dimostrando finalmente che la strada è quella giusta. Così non è stato. I quattro rossoneri lì nel mezzo, o meglio i due centrali, non ci hanno capito molto. Considerato che Niang e Bonaventura erano oggi ali pure, la coppia di mediani ha lasciato molto a desiderare, anzi hanno combinato un vero e proprio disastro. Male Montolivo nell'impostazione del gioco, lento, impacciato, confusionario. Cambi di gioco provati e mai riusciti, passaggi elementari sbagliati, l'ex centrocampista di Atalanta e Fiorentina oggi ha corso poco e male. Non meglio di lui il compagno di merende De Jong: doveva mangiarsi il campo il buon Nigel, relegato in panchina dal Kucka o dal Poli di turno. Ma l'olandese non ne ha azzeccata una, dimostrando una condizione fisica non all'altezza e forse una preparazione mentale non indicata per un titolare del Milan. La ciliegina sulla torta, se vogliamo inserire una nota sarcastica, è il fallo in area che ha indirizzato la gara. Fallo inutile quanto dannoso: chiara occasione da rete ed espulsione diretta.
Povero De Jong, doveva essere la sua gara e invece potrebbe essere l'ultima in rossonero. In conferenza ieri non ha voluto parlare di mercato, ma in Premier lo cercano. Montolivo, invece, ha appena rinnovato. I maligni parlano di una tensione agonistica in calo proprio per questo motivo. Fatto sta che il Milan ha bisogno di un centrocampo diverso e anche alla svelta. Perchè il malato di cuore deve essere guarito il prima possibile affinchè la malattia non diventi cronica. Gennaio è vicino e la speranza è l'ultima a morire...
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