- Calciomercato
- Redazione
archivio2015
Il Milan ha problemi di cuore. Sì, perchè i problemi sono lì, in mezzo, dove dovrebbe pulsare l'anima e la forza della squadra. Forse non si può circoscrivere il momento rossonero in una debacle di un solo reparto, ma quello che si è visto oggi a San Siro è davanti agli occhi di tutti. Inizialmente il Milan schierava titolari i due capitani, Montolivo e De Jong, il primo alla 100esima presenza da titolare, l'altro alla ricerca di un posto da titolare che quest'anno sembra una chimera.
Tutti pensavano che contro il Verona, tra le ultime della classe, reduce da sconfitte e brutte prestazioni, un cambio di allenatore e tante gare senza segnare, il centrocampo del Milan avrebbe surclassato l'avversario, dimostrando finalmente che la strada è quella giusta. Così non è stato. I quattro rossoneri lì nel mezzo, o meglio i due centrali, non ci hanno capito molto. Considerato che Niang e Bonaventura erano oggi ali pure, la coppia di mediani ha lasciato molto a desiderare, anzi hanno combinato un vero e proprio disastro. Male Montolivo nell'impostazione del gioco, lento, impacciato, confusionario. Cambi di gioco provati e mai riusciti, passaggi elementari sbagliati, l'ex centrocampista di Atalanta e Fiorentina oggi ha corso poco e male. Non meglio di lui il compagno di merende De Jong: doveva mangiarsi il campo il buon Nigel, relegato in panchina dal Kucka o dal Poli di turno. Ma l'olandese non ne ha azzeccata una, dimostrando una condizione fisica non all'altezza e forse una preparazione mentale non indicata per un titolare del Milan. La ciliegina sulla torta, se vogliamo inserire una nota sarcastica, è il fallo in area che ha indirizzato la gara. Fallo inutile quanto dannoso: chiara occasione da rete ed espulsione diretta.
Povero De Jong, doveva essere la sua gara e invece potrebbe essere l'ultima in rossonero. In conferenza ieri non ha voluto parlare di mercato, ma in Premier lo cercano. Montolivo, invece, ha appena rinnovato. I maligni parlano di una tensione agonistica in calo proprio per questo motivo. Fatto sta che il Milan ha bisogno di un centrocampo diverso e anche alla svelta. Perchè il malato di cuore deve essere guarito il prima possibile affinchè la malattia non diventi cronica. Gennaio è vicino e la speranza è l'ultima a morire...
© RIPRODUZIONE RISERVATA