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FOCUS PM, NAPOLI: Attacco devastante, difesa da registrare

Maurizio Sarri Napoli
A Milano sta per arrivare il Napoli di Sarri. Una squadra dal potenziale atomico in avanti, ma con una difesa da mettere a posto.

Donato Bulfon

In panchina un maestro di calcio, in campo una squadra ricca di grandi giocatori ma anche con alcune contraddizioni che nelle scorse stagioni gli hanno impedito di consacrarsi stabilmente tra le grandi del calcio italiano ed europeo. Il Napoli, che nel posticipo di questa sera affronterà i rossoneri a San Siro, è al momento una della squadre più in forma del campionato e dopo un inizio di stagione balbettante è chiamata a dare continuità di risultati per riprendersi uno dei posti da favorita per il titolo. 9 punti in classifica frutto della sconfitta di Sassuolo alla prima di campionato, dei pareggi contro Sampdoria, Empoli e Carpi e delle due prestigiose vittorie casalinghe contro Lazio e Juventus; proprio la vittoria di sabato scorso nella sfida che all’ombra del Vesuvio è La Partita, ha lanciato definitivamente la squadra di Sarri che pare abbia definitivamente scoppiato il volo come certificato anche dal successo esterno in Polonia di Giovedì in Europa League, nonostante un robusto turn over. A poche ore dal big match, ‘Pianeta Milan’ vi porta alla scoperta del nuovo Napoli targato Maurizio Sarri.

DIFESA: è senz’altro il reparto più debole e meno solido della squadra che spesso ha finito per compromettere l’ottimo lavoro di centrocampo e, soprattutto, dell’attacco. In porta è tornato dopo un anno di panchina al Bayern Monaco Pepe Reina, portiere di sicuro affidamento. La difesa ‘a quattro’ dovrebbe prevedere l’ex empolese Hysaj e Ghoulam sulle fasce mentre la coppia di centrali sarà quella della passata stagione composta da Raul Albiol e Koulibaly, a testimonianza che ancora una volta la squadra di De Laurentis ha ritenuto di non dover intervenire pesantemente sul mercato in questo reparto e che, l’unico nuovo acquisto, Chiriches non convince a pieno.

CENTROCAMPO: davanti alla difesa, Sarri, darà ancora fiducia a Jorginho, una delle più belle sorprese di questo inizio di stagione dopo gli anni interlocutori vissuti sotto la gestione Benitez. L’ex veronese si sta imponendo a suon di buone prestazioni scavalcando nelle gerarchie del mister uno dei suoi pupilli, fortemente voluto in estate: Mirko Valdifiori. L’ex empolese sta, con tutta probabilità, ancora scontando lo scotto del passaggio da una piccola squadra a una piazza come Napoli che sa dare tanto calore ma anche tante pressioni. Come mezz’ali ci saranno Allan ed Hamsik, due grandi centrocampisti che non faticherebbero troppo a trovare spazio nel tanto criticato centrocampo rossonero. L’ex Udinese assicura qualità e quantità e quest’anno sta dimostrando anche un inaspettato fiuto del gol. Mare Chiaro Hamsik è uno dei veterani e quest’anno sembra in netta ripresa dopo le stagioni deludenti vissute sotto la precedente gestione: il feeling con Benitez e con il 4231 dello spagnolo non è mai sbocciato ma ora Hamsik sembra di nuovo pronto a prendere per mano gli azzurri.

ATTACCO: il tridente offensivo è sicuramente il fiore all’occhiello dei partenopei e, se in giornata, può essere semplicemente devastante come dimostrano le manite rifilate a Bruges e Lazio; l’attacco ruoterà, ovviamente, intorno al  Pipita Higuain apparso in grandissima forma contro Juve e Legia ed autore di due gol straordinari. L’argentino, apparso rigenerato dalla cura Sarri dopo il disastroso finale di stagione culminato con il rigore sbagliato contro la Lazio nello spareggio Champion’s, sarà il pericolo numero uno per la difesa rossonera che dovrebbe presentare l’inedita coppia centrale formata da Zapata e Rodrigo Ely. Ai lati di Higuain saranno confermati con tutta probabilità Callejon e Lorenzo Insigne anch’esso in forte crescita dopo le polemiche e l’infortunio al ginocchio della scorsa stagione.

Anche in panchina le alternative non mancano, soprattutto dal centrocampo in su: Valdifiori può dare qualità e sostanza a gara in corso mentre in avanti, Sarri potrà eventualmente giocarsi le carte Gabbiadini e Mertens. Soprattuto il belga sarà da temere in quanto grazie alla sua fantasia, ai suoi guizzi ed alla sua velocità è stato più volte decisivo a partita in corso dando il meglio di se da subentrato più che da titolare. Per il Milan sarà tutt’altro che facile domare i partenopei ma sono queste le sfide che servono per fare il salto di qualità ed evitare di attorcigliarsi nell’ennesima stagione mediocre.

 

 Gaetano De Pippo

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