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Quella contro il Palermo è stata la sua notte: dopo il gol contro l’Empoli infatti, ieri sera, Carlos Bacca ha conquistato definitivamente San Siro grazie alla splendida doppietta che ha consentito ai rossoneri, tutt’altro che perfetti, di conquistare i tre punti contro i rosa nero di mister Iachini.
L’ex capocannoniere dell’ultima Europa League si è presentato al pubblico italiano con 3 gol in 4 partite iniziando a far fruttare subito i 30 milioni investiti dal Milan dopo il pasticcio Jackson Martinez e sfatando la maledizione degli attaccanti che hanno deluso negli ultimi anni (Oliveira, Matri, Torres, Destro solo per citarne alcuni).
Il centravanti colombiano, oltre a segnare corre tanto, si propone e si sacrifica il fase di copertura, tutte qualità che lo rendono un attaccante completo e moderno.
Dopo la doppietta con il Palermo, Carlos, si è giustamente preso la scena nel post partita e diversi commentatori ed ex giocatori hanno iniziato a paragonarlo con gli attaccanti del passato.
Per Massimo Ambrosini, Bacca ricorda Papin di cui, secondo l’ex capitano rossonero, possiede la forza fisica e nelle gambe oltre che il fiuto del gol; sempre in tv, Alex Del Piero, ha paragonato il colombiano ad un suo ex compagno di squadra, ovvero David Trezeguet. L’ex bandiera bianconera, ha sottolineato come in occasione del gol del 3-2 Bacca gli abbia ricordato proprio il suo compagno di reparto ai tempi della Juve; parte della stampa invece, ha rilanciato un paragone tanto pesante quanto intrigante per i tifosi rossoneri, ovvero quello con il grande Andrij Sheva Shevchenko.
Il paragone con Papin non sembra essere così azzardato: il francese, autore di 27 gol complessivi in 57 partite con il Milan, assicurava sia una presenza costante in area di rigore ma, grazie alla sua forza ed alla sua potenza, era in grado di agire su tutto il fonte d’attacco e partire anche da lontano, qualità riscontrabili anche nel gioco di Bacca.
Un pochino più forzato sembra essere il paragone con Trezeguet, anche se Del Piero stesso ha puntualizzato come i due potessero somigliarsi commentando la splendida torsione del gol del 3-2: l’ex centravanti bianconero, letale come pochi negli ultimi 16 metri, era molto meno mobile di Bacca e partecipava molto meno alla manovra, anzi sembrava quasi estraniarsi dal gioco per poi colpire all’improvviso con il suo opportunismo ed il suo senso del gol; sicuramente di gol come quello di ieri sera Trezeguet ne ha fatti molti ma in assoluto i due giocatori non hanno molte caratteristiche in comune; Bacca nasce infatti come attaccante di movimento e di manovra, ma negli anni al Siviglia ha dovuto giocare spesso da prima e unica punta ed è sicuramente cresciuto sotto porta e come presenza in area di rigore.
Bacca come Sheva scrive invece la carta stampata e solo al nome a molti tifosi brillano gli occhi: in effetti Carlos ricorda molto soprattutto il primo Shevchenko di cui possiede sicuramente corsa, capacità di andare in profondità e senso del gol. L’ex pallone d’oro è arrivato a Milano cinque anni più giovane rispetto a Bacca e si è poi trasformato nel corso dei suoi anni in rossonero in un attaccante universale migliorando sotto tutti i punti di vista.
Bacca, invece, si trova già nella sua piena maturità e quindi difficilmente potrà seguire l’evoluzione di Sheva ma, al momento, per la Società e per i tifosi è sufficiente aver trovato finalmente un bomber di razza capace di garantire una ventina di gol a campionato e di segnare, come dimostrato in queste prime partite, in diversi modi.
Papin, Trezeguet, Shevchenko, Ronaldo, a cui lo stesso Bacca, durante il precampionato, aveva dichiarato di ispirarsi, sono stati tutti grandi bomber anche se con caratteristiche molto diverse tra loro: il numero 70 rossonero ne possiede sicuramente alcune anche se, per far decollare definitivamente questo Milan, basterebbe semplicemente il Bacca delle ultime due temporadas in maglia Siviglia e Carlos sembra non essersi mai fermato.
Gaetano De Pippo
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