Una rete di Blerim Dzemaili, su calcio di punizione deviato dalla barriera, in avvio di gara, condanna il Milan alla sconfitta al 'Ferraris'. Ecco la flop 3 rossonera per Genoa-Milan, lunch match del 6° turno di Serie A.
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GENOA-MILAN 1-0, la flop 3 rossonera
3) Alessio Romagnoli: il 20enne difensore centrale nativo di Anzio, prelevato per ben 25 milioni di euro in estate dalla Roma, finora non ha ripagato l'enorme sforzo economico profuso dalla società per portarlo a Milano e farne l'erede di Alessandro Nesta. Oggi, contro il rigenerato Genoa di Gian Piero Gasperini, il pupillo di Siniša Mihajlović trascorre un primo tempo di grandissima sofferenza, rimediando un giallo dopo 18', e, nemmeno 25' più tardi, il severo arbitro Paolo Tagliavento gli sventola in faccia anche il secondo, che gli vale una doccia anticipata e la squalifica assicurata per almeno un turno. Salterà Milan-Napoli, con tanti ringraziamenti al collega di reparto, Cristián Zapata, autore dell'orrore che ha provocato il fallo incriminato di Romagnoli.
2) Riccardo Montolivo: il capitano dovrebbe rappresentare il fulcro del gioco rossonero, il motore della vettura a disposizione di Siniša Mihajlović. Che, oggi al 'Ferraris', è sembrato decisamente ingolfato. Lento e compassato in fase d'impostazione, poco sveglio e spesso preso in mezzo dai rapidi dirimpettai Rincón e Dzemaili, Montolivo soffre terribilmente il caldo del primo pomeriggio genovese e la vivacità dei rossoblu, i quali lo fagocitano fino a farlo, gradualmente, scomparire dal campo. Unico segno della sua presenza nella ripresa, al minuto 75, quando Mihajlović lo toglie di mezzo dalla contesa per sostituirlo con Juraj Kucka. Prestazione brutta, non in linea con quanto fatto vedere nelle ultime tre gare in cui era stato impiegato da playmaker davanti la difesa.
1) Cristián Zapata: il colombiano, confermato titolare e preferito ad Alex e Philippe Mexés, incappa in una delle sue giornate peggiori, una di quelle dove non ne indovina una da quando mette piede in campo e fino a quando esce. Il tridente schierato da Gasperini, composto da Perotti, Pavoletti e Capel, sfonda con estrema facilità la 'muraglia' rossonera ogni qualvolta tenta le sortite centrali. Ogni tanto, rimedia in velocità a qualche disattenzione di troppo; spesso, il prolungato stato di torpore lo porta a compiere delle ingenuità (eufemismo) intollerabili, come quella che, al 43', avvia l'azione che porta Alessio Romagnoli a rimediare il secondo cartellino giallo e, di conseguenza, il rosso. Più in generale, non sembra fornire al Milan le adeguate sicurezze delle quali una squadra che punta alla Champions League dovrebbe necessariamente avere bisogno.
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