archivio2015

INZAGHI SCARTA POLI: VAN GINKEL E’ INSOSTITUIBILE

INZAGHI SCARTA POLI: VAN GINKEL E’ INSOSTITUIBILE - immagine 1
Domenica sera, pareggiando 1-1 a ‘San Siro‘ contro la Sampdoria, il Milan ha perso forse definitivamente le residue speranze di agganciare l’ultimo treno per l’Europa League. Nella sfida contro i blucerchiati, impattata con...

Daniele Triolo

Domenica sera, pareggiando 1-1 a 'San Siro' contro la Sampdoria, il Milan ha perso forse definitivamente le residue speranze di agganciare l'ultimo treno per l'Europa League. Nella sfida contro i blucerchiati, impattata con tanto cuore ed un briciolo di fortuna, ha brillato un insospettabile. Uno di quei giocatori che, nei suoi primi mesi di esperienza rossonera, non si era fatto di certo apprezzare per integrità fisica e rendimento sul terreno di gioco ma che, con il passare del tempo, si è ritagliato uno spazio sempre più importante nello scacchiere tattico di Filippo Inzaghi: Marco Van Ginkel.

Il 22enne regista olandese, giunto in prestito in estate dal Chelsea, avrebbe dovuto, sin da subito, puntellare il centrocampo rossonero, assicurando un po' di qualità ad un settore dominato da giocatori prevalentemente muscolari. Soltanto che, nel suo primo periodo al Milan, è stato limitato da malanni fisici. Indimenticabile, in senso ironico, il suo esordio nella nostra Serie A, lo scorso 23 settembre nel 2-2 dello stadio 'Castellani' contro l'Empoli: una mezzoretta scarsa per prendere confidenza con i nuovi palcoscenici e subito un trauma distorsivo alla caviglia destra con interessamento legamentoso. Un infortunio che, appena 9 mesi prima, lo aveva colto anche con la maglia dei 'Blues'. Rientrato in prima squadra, da titolare, nella sfida interna vinta contro l'Udinese (2-0), Van Ginkel, colpito duro in allenamento dal riottoso Sulley Muntari, ha accusato una ricaduta che lo ha messo fuori causa per altri due mesi. Tanto che, tra i tifosi rossoneri, serpeggiavano dubbi e malumori sulla sua reale condizione fisica, e, soprattutto, sulla sua effettiva utilità alla causa.

Inzaghi, però, non si è dato per vinto. Lo ha aspettato, lo ha riproposto in campo contro la Lazio ad inizio anno, sia in campionato che in Coppa Italia, e, da quel momento, Van Ginkel è rinato. Il 2015 sembra essere diventato il suo anno, quello del riscatto: si allena con costanza, si è integrato meglio nel gruppo, si è calato alla perfezione nel calcio italiano. E tutto questo, sul prato verde, si nota eccome. Il regista nativo di Amersfoort è diventato infatti elemento insostituibile nell'undici iniziale di Inzaghi, che vede nel numero 21 l'unica fonte possibile di gioco in assenza del capitano Riccardo Montolivo. E Van Ginkel lo sta ripagando come meglio non potrebbe: sempre nel vivo dell'azione, rincorre gli avversari, cerca di far girare il pallone il più velocemente possibile, si muove senza palla e, addirittura, qualità finora mai intravista nelle sue precedenti esperienze europee, è migliorato tantissimo negli inserimenti in fase offensiva. Nel discreto primo tempo disputato dal Milan contro la Sampdoria, sono state proprio di Van Ginkel, infatti, le due conclusioni più pericolose.

Il 30 giugno scadrà il suo prestito dal Chelsea ma, considerato il rendimento attuale del ragazzo, e l'intasamento nel centrocampo di fenomeni a disposizione di José Mourinho, non sembra più utopia una sua conferma in rossonero. Questo è l'auspicio, oggi, di molti tifosi del Diavolo. Anche perché, nelle gerarchie di Filippo Inzaghi, Van Ginkel ha scavalcato molto improvvisamente e velocemente uno dei beniamini della tifoseria, Andrea Poli. L'ex centrocampista di Sampdoria e Inter, ogni qualvolta è stato chiamato in causa, non ha mai deluso, e rappresenta di certo un elemento dal quale ripartire nella prossima stagione, ma l'enorme crescita di Marco Van Ginkel andava in qualche maniera premiata. E l'olandese, finora, non sta tradendo le aspettative, riscattando con efficacia i primi mesi di 'buio': l' “insostituibile” merita un'altra, futura chance.

tutte le notizie di