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LA COPPA ‘ITALIANA’ DEL MILAN

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Questa sera la Lazio e la Juventus si affrontano nella finale di Coppa Italia. 20 maggio 2015, una data che rimarrà nella storia di uno dei due club, come lo  è stato in passato anche per il Milan. Proprio il 20 maggio, infatti,...

Arianna Alborghetti

Questa sera la Lazio e la Juventus si affrontano nella finale di Coppa Italia. 20 maggio 2015, una data che rimarrà nella storia di uno dei due club, come lo  è stato in passato anche per il Milan. Proprio il 20 maggio, infatti, nel 2003 i rossoneri  si apprestavano a vincere il quinto titolo in questa competizione, battendo nella sfida di andata la Roma 4-1con le reti di Totti per il vantaggio giallorosso, poi Serginho per due volte, e infine Zebina e Shevchenk per la vittoria de Milan.Una Lazio e una Juventus che quest’anno sono in finale, ma di cui il Milan in passato non ha temuto la competizione. Sempre il 20 maggio, questa volta però del 1973, il Milan primo in classifica con 44 punti lottava per lo scudetto con questi due club. Il risultato allora non fu a favore dei rossoneri, ciononostante il Milan riuscì a finire degnamente questo, come tanti altri, Campionati. Quel giorno, tutte e tre  le squadre erano impegnate in trasferta per l’ultima giornata della stagione: il Milan a Verona, la Juventus a Roma e la Lazio a Napoli. La giornata finì, appunto, con l’ inaspettata  sconfitta del Milan, battuto  5 – 3, anche la Lazio fu messa K.o, mentre la Juventus vinse a  Napoli . Il gol del 2 a 1 al 87’,firmato Cuccureddu portò via lo scudetto al Milan.Quest’anno i rossoneri  la finale di Coppa la possono solo guardare, ma non per questo c’è da abbattersi, soprattutto perché il Presidente Berlusconi, come egli stesso ha affermato, ha un progetto per rilanciare la squadra. La prima questione, ovviamente, è quella di sistemare l’assetto societario: liquidato il Thailandese Mr Bee, ora Berlusconi sta vagliando accuratamente la proposta della cordata cinese di Mister Lee. Sarà una valutazione attenta quella del Presidente, dal momento che ha dichiarato di aver intenzione di continuare a dirigere la società, nel caso nessuna proposta lo convincesse. La seconda mossa sarà sicuramente quella di scegliere la giusta guida tecnica, da questo punto di vista il discorso è più delicato vista la deludente stagione condotta da Inzaghi che pur aveva alle spalle grandi incoraggiamenti e forti aspettative. E poi la rosa, quella che sulla carta (e nel campo) porta i punti a casa. A tal riguardo Berlusconi non si è espresso, se non per sottolineare che, per il Campionato successivo, punterà sugli Italiani. Probabilmente, se dovesse concludersi l’affare con la cordata cinese, sarebbe un modo per rivendicare l’italianità dei colori rossoneri.Chiara De Luca

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