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Settimo posto, con una partita in più, questa è la situazione attuale del Milan. Mal che vada - in caso di vittoria del Torino e dell’Inter - Inzaghi domani potrà comunque rallegrarsi, avendo con la vittoria di ieri sera recuperato un posto, passando da decimi a noni, sopra il Genoa che ha già giocato e perso conto la Juventus. Queste le cifre ufficiali, accessori ma singolari invece i numeri di altre classiche.Un esame dimostra che il Milan occupa il terzo posto, infatti, per la classifica dei monte ingaggi della massima Serie, dietro soltanto alla capolista Juventus e alla Roma, seconda. Il dato peculiare è che se per quest’ultime il campionato si rispecchia fedelmente, non è così per il Milan, dal momento che non solo è in posizione più bassa ma è anche dietro a squadre che spendono decisamente meno. È il caso di dirlo: i conti non tornano. Scelte di mercato sicuramente sbagliate ne sono la causa principale. Negli ultimi anni, infatti, sono stati acquistati giocatori (tranne qualcuno) in scadenza di contratto, a cui è stato dunque pagato anche il prepensionamento, abolendo così il famoso ‘progetto giovani’ di cui si parlava fino a poco tempo fa. In campo si continua a vedere giocatori come Essien classe 1982, mentre Modic, classe 96, la giovane promessa del vivaio rossonero, centro campista dai piedi buoni e con un ottima visione di gioco non viene preso in considerazione.Primissima in classifica è la squadra per i gol subiti di testa, ben nove. Capolista anche per i rigori a favore: nove su nove, dei quali otto sono firmati da Menez, uno porta la sigla Pazzini. Ed è proprio merito di Menez , infine, se il Milan si trova al secondo posto per la classifica dei marcatori, al primo la Juventus grazie a Tevez. L’attaccante francese ha realizzato quest’anno 15 gol, un record assoluto per il giocatore rossonero che mai prima di questa stagione era andato in doppia cifra.Una serie di classiche che, di certo, non danno una visione d’insieme coerente, ma che comunque permette ai tifosi di vedere la squadra ai primi posti in qualche occasione. Come dire, un modo per trovare il lato positivo delle cose.Chiara De Luca
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