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LIVE PM – Mihajlovic: “Siamo ancora un cavallo vincente. Balo? Nessun allarme”
Su Honda: "Non devo chiarire con Honda, noi due dobbiamo parlare solo di tecnica e campo, altre cose ne deve parlare con la società. E' tornato ieri, fisicamente è a posto, mentalmente mi auguro che lo sia"
I primi quattro mesi di Milan: "Stimolanti"
La polemica sul Milan che corre poco: "La distanza totale non serve a nulla, io posso correre 20 KM, ma se vado a 7 watt serve a poco, bisogna considerare anche la potenza. Ricordiamoci poi che abbiamo fatto due partite con 50 minuti con un uomo in meno, sono 100 minuti in totale che ovviamente pesano molto sulla distanza totale. Stesso discorso sul tempo effettivo, contro l'Udinese ad esempio abbiamo giocato pochi minuti. Non voglio fare polemiche, mi chiedo però perchè molti giornali importanti non vanno a controllare i dati che escono prima di pubblicare dati sbagliati, perchè è una cosa che lede la mia professionalità. Sicuramente vi fa onore aver rettificato dopo il dato sbagliato sulle 6 partite calcolate invece che 7, come al resto della Serie A. Comunque ripeto, se sbaglio io, giusto che paghi io, ma in questo caso i numeri erano falsi"
I pochi gol: "Non sono d'accordo che non abbiamo reagito nelle partite che abbiamo perso, ad esempio con Fiorentina e Inter abbiamo creato, soprattutto contro l'Inter. Stesso discorso contro il Genoa, le reazioni ci sono state, poi è vero che non abbiamo mai fatto gol quando eravamo sotto, ma guardiamo anche alle circostanze, non siamo stati fortunati e bravi a concretizzare quello che abbiamo creato. Il Genoa ad esempio ha fatto un tiro e un gol, nel derby oltre al gol l'Inter ha fatto solo un tiro. Se guardiamo le statistiche ricordiamoci che siamo la quarta squadra che ha subito meno occasioni. Poi prendiamo tantissimi gol, ma vuol dire che dobbiamo migliorare sulle situazioni specifiche"
Cambiare modulo in corso: "Si questo può capitare, ad esempio ad Udine. Con il Napoli la stessa cosa, ma non è andata bene, solo che si giudica solo il risultato, certamente possiamo fare moduli diversi. 4312, 442 o 433, non ci sono problemi e comunque a seconda del modulo non cambia la mentalità della squadra. Dipende dai giocatori schierati e dalla mentalità con cui scendono in campo. Le assenze in attacco? Sicuramente giocare con una punta sola ci aiuta ad avere cambi importanti. Albero di Natale? Già non ho un trequartista, figuriamoci se ne metto due"
Il modulo, ancora: "Non abbiamo stravolto tutto, abbiamo messo tutti i giocatori nella posizione giusta. Se parliamo di fragilità emotiva allora non c'entra nulla il modulo. Non è detto che cambi tattica, sono tutte vostre supposizioni, poi magari domani cambio, non so. Io so solo che contano solo i risultati, se cambio e vinco ho ragione, se cambio e perdo ho sbagliato, io so solo una cosa: alla fine decido di testa mia"
Il carattere della squadra: "Non credo manchi la voglia, la squadra prova sempre a fare il massimo. Il carattere? Non tutti hanno lo stesso, è difficile modificare i comportamenti di una persona, comunque io vedo che i ragazzi in settimana si allenano bene, poi sicuramente io credevo di risolvere certi problemi prima, evidentemente serve più tempo, ma non ho dubbi: ce la farò"
Balotelli: "Gli infortuni fanno parte del gioco, nessun allarme, mi auguro di riaverlo lunedì a disposizione con la squadra"
Milan un cavallo vincente: "L'ho detto e non me lo rimangio, vedremo a fine corsa. Certo, partire piano non significa che siamo già perdenti"
Le pressioni: "Ci sono molte cose belle nel mio lavoro, ho smesso di allenare la nazionale per questo, non c'era abbastanza pressione. Nel post Napoli ho lavorato, dopo ho fatto qualche giorno in famiglia. A stare con tanti giovani mi sento giovane anche io"
Sulla pressione dopo le sconfitte: "E' una cosa che fa parte della mentalità italiana. Le parole di Mancini? Ha allenato in Inghilterra dove c'è meno pressione dopo una sconfitta e meno celebrazione dopo la vittoria, a me comunque questo sistema italiano stimola, sono abituato e non mi dispiace. Da noi non si guarda il lavoro di un allenatore si guardano solo i risultati, se vinci sei il miglior, se perdi sei una mezzasega"
Mihajlovic e le partite visionate da Berlusconi: "Berlusconi non mi ha fatto vedere nessuna partita e nemmeno ai miei giocatori"
La grinta che manca: "Io non sono cattivo, penso che se si parla di grinta per quello che devo dire e quello che penso, i miei giocatori cercano di fare le cose bene, ma so che siamo un po' deboli emotivamente. Se guardo anche il Napoli nel primo tempo hanno passato la metà campo solo una volta, nella ripresa hanno deciso gli episodi. Anche a Genova, in 10, se non avessimo avuto la grinta non avremmo fatto un secondo tempo così, comunque so che è difficile. Siamo al Milan, non dobbiamo leggere i giornali, ma lavorare, lavorare ancora di più. Io penso ad un esempio come la Lazio, hanno preso 9 gol in due partite, li davano per spacciati, tre partite dopo sono terzi in classifica. Non bisogna perdere la fiducia, lavorare e vincere due tre partite di seguito"
Il tempo per plasmare la squadra: "Non invidio nessuno, sono l'allenatore del Milan e comunque non fa parte del mio carattere, comunque so bene che al Milan se non arrivano i risultati non puoi restare a lungo. Comunque posso solo dire che non mollo mai, da nessuna parte, io vado avanti per la mia strada fiducioso, sereno. Con questa squadra usciremo da questa situazione".
I precedenti con la Samp: "Ogni partita fa storia a sé, ripensare a quel 5-1 dell'anno scorso non ha senso, sono squadre diverse oggi. Anche l'anno scorso comunque, nonostante un grande campionato abbiamo avuto qualche blackout. Il Torino sta bene, ma noi siamo il Milan dobbiamo solo pensare a noi e fare bene"
Il Torino: "Da quando c'è Ventura giocano benissimo, il merito è di Ventura, uno dei migliori insegnanti di calcio in Italia, hanno i giocatori per metterci in difficoltà, sappiamo cosa fare, speriamo di fare tutto per il meglio"
Mihajlovic sul modulo: "ho letto tante cose in queste settimane, ho anche letto che la società mi avrebbe chiesto di cambiare modulo, ma chi lo scrive non mi conosce. Io farlo con la società, ma le decisioni le prendo io. Abbiamo lavorato al meglio anche in base ai pochi giocatori avuti a disposizione, sappiamo che con il modulo che abbiamo usato fino adesso ci sono stati diversi problemi, cambieremo, ma non so se adesso o nelle prossimi partite, sulla base di come vedrò la squadra"
Le critiche: "Noi siamo partiti così perchè è un modulo nella storia del Milan, ricordiamoci che in estate le cose erano andate molto bene, in campionato non è così. Ripeto ancora una volta, non è il modulo che decide le partite e comunque non abbiamo mai messo nessuno fuori ruolo, i terzini non hanno fatto gli attaccanti. Comunque valuteremo bene cosa fare in questi due giorni".
Si parte: "La cosa più importante è trovare certezze, la voglia di giocare. Usciremo da questa situazione, ma servono carattere e certezze. Purtroppo con le nazionali abbiamo ritrovato i nostri giocatori solo oggi, ma non ci sono alternative".
Dopo la pesantissima sconfitta interna contro il Napoli, che ha schiacciato il Milan con un secco 0-4, il Milan riparte e trova sulla sua strada un'avversario complesso come il Torino. Una partita che i rossoneri e soprattutto Sinisa Mihajlovic non possono sbagliare, la squadra perchè il treno per l'Europa rischia di sfuggire, il tecnico perchè, per la prima volta da quando è arrivato dalle parti di Milanello, rischia la panchina. Un match delicato insomma, che l'allenatore rossonero tra pochi minuti presenterà in conferenza stampa, come sempre con Riccardo Montolivo e Nigel De Jong al suo fianco (clicca per le parole dei due centrocampisti). Resta con noi per non perderti nemmeno una parola dell'allenatore rossonero!
Dal nostro inviato a Milanello Edoardo Lavezzari
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