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Premi F5 per aggiornare
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Honda: "Lui è sempre pronto, altrimenti che samurai sarebbe (ride). Lo aspettiamo domani"
L'atteggiamento tattico: "Dipende, ogni partita è storia a sé non per forza dobbiamo giocare di rimessa per fare bene, possiamo fare anche quando giochiamo pressando alti. Dipende anche dagli avversari, noi sicuramente prepariamo le partite e non lo facciamo sempre nelle stesso modo, ma guardando anche l'avversario e i giocatori che abbiamo a disposizione. Certamente noi proviamo a scendere in campo per vincere sempre, penso anche all'Atalanta quando nel secondo tempo siamo passati al 4-2-4 con 4 attaccanti veri, volevamo vincere e abbiamo accettato di correre qualche rischio e di perdere"
La partita con la Lazio come modello: "Non è detto, ogni partita è diversa, una partita così potrebbe anche non bastare non è detto. Noi dobbiamo pensare sempre a fare il massimo in campo e prendere il massimo dei punti. Noi dobbiamo cercare di giocare come abbiamo fatto in alcune partite, il risultato è una conseguenza"
La sosta e i giocatori più stanchi: "Conoscendo Conte chi era con l'Italia si sarà allenato bene, anche troppo ride. Bacca ha fatto il suo con la Colombia. Niang e Poli si sono allenati sempre, sicuramente sono cresciuti. Mexes ha avuto qualche problema, ma adesso sta bene"
La media punti: "Rispeto, nelle ultime 5 partite abbiamo fatto oltre 2 punti a partita, se continuiamo così possiamo arrivare terzi, perchè negli ultimi anni chi ha viaggiato così è sempre andato in Champions League. Bisogna guardare le cose con più ottimismo, ci sono tutti presupposti per arrivare a giugno tra le prime tre squadre"
Berlusconi e i complimenti a Reja: "A me sinceramente non da nessun fastidio, anzi è un bel gesto che un uomo nel calcio da 30 anni si può permettere. Il nostro obiettivo è farlo venire anche nel nostro di spogliatoio a complimentarsi"
Ancora sulla classifica: "E' presto adesso per dire chi arriverà tra le prime tre. Se squadre sono 20 venti, inutile pensarci adesso"
Il modulo: "Vedremo cosa fare in futuro, con anche il ritorno di Niang possiamo continuare così, vedremo cosa fare più avanti con il recupero degli altri"
Le parole di Bonaventura: "Vedremo domani se davvero tutte le paure sono svanite. Sicuramente i risultati aiutano e sicuramente i ragazzi stanno meglio da un punto di vista psicologico. Domani comunque non è una partita decisiva, al di là del risultato"
Diego Lopez: "Lui via a gennaio? Chiedetelo a lui. Io posso solo ribadire che è un grande portiere e un grande professionista, non ha mai cercato scuse e io lo aspetto, dopo che si sarà curato, poi non posso dire adesso cosa succederà a gennaio, adesso è decisamente troppo presto"
La sfida tra Buffon e Donnarumma: "Gigio si troverà davanti un mito, che potrebbe essere suo padre. Da Buffon ha tutto da imparare, il carattere, la voglia di fare, le qualità per restare nel calcio per 20 anni. Gigetto ha tutto per essere l'erede di Buffon, ma lo potremo dire tra 10 anni, so che anche Buffon sarebbe contento se Donnarumma riuscisse a fare altrettanto. Gigio deve crescere ancora, non in altezza, in tutto il resto"
Il vero Milan, Lazio o Atalanta: "Quello che vedete tutte le settimane è il vero Milan, può essere entrambi. Quello che noi dobbiamo trovare veramente è continuità nelle prestazioni, ci porterà anche continuità di risultati. Tutti noi volevamo vincere con l'Atalanta, loro hanno fatto bene, potevamo anche perdere. Non ho avuto nulla da rimproverare alla squadra perchè ha provato a fare le cose che avevamo programmato. Avevamo anche tre assenze importanti oltre a Riccardo, Alessio e Carlos che non stavano bene. Sapevamo che avremmo rischiato e così è stato".
I fatti di Parigi: "Siamo tutti vicini ai francesi, siamo in guerra, ma è una guerra strana. La guerra che ho vissuto io nei Balcani era terribile, ma almeno sapevi cosa succedeva, qui invece esci, vai al ristorante, allo stadio, al cinema e non sai cosa può succedere. Io faccio un esempio, quando c'erano le bombe a Belgrado i giornalisti internazionali venivano e trovano tutto aperto, tutti i ristoranti aperti, la gente non voleva dare soddisfazione ai nemici, la gente ha difeso fino alla morte, restando sempre su quell'unico ponte rimasto in città. Anche noi, oggi, dobbiamo essere bravi e forti, non farci travolgere dalla paura e continuare a vivere"
Bacca: "L'altra volta quando è tornato di giovedì sera ha giocato bene entrando dalla panchina, ha fatto bene segnando, ma poi si è fatto male. Questa volta è tornato giovedì mattina, ha fatto un allenamento in più, vedremo cosa fare domani"
La condizione di Niang: "Sicuramente non è al massimo, ma sta meglio rispetto a due settimane fa. Ho tutti a disposizione a parte Bertolacci e De Jong, vediamo dopo la rifinitura che scelte fare"
La classifica: "Non credo che chi perde sia fuori dai giochi. Qui al Milan l'ambiente è un po' strano se si vince si doveva vincere meglio, se si perde è quella successiva è già una partita decisiva. Noi però nelle ultime 5 partite abbiamo fatto 11 punti e subito solo tre gol, meglio di noi hanno fatto solo Napoli con 13 e Roma con 12. Mancano ancora 7 partite alla fine del girone, faremo i conti lì, ma il nostro obiettivo è essere primi a giugno. La partita con l'Atalanta potevamo fare meglio, ma non abbiamo certo fatto un disastro con 11 punti. Adesso dobbiamo continuare così e finire il girone bene, poi nella ripresa, Napoli a parte, avremo tutti gli scontri diretti in casa. Sappiamo che la partita è importante, ma sappiamo bene è che anche una partita non decisiva è troppo presto".
Juve tappa importante per crescere: "Non necessariamente, noi prepariamo al massimo tutte le partite, se giochiamo bene in Italia possiamo battere tutti, serviranno tutte le nostre qualità per noi"
Si parte: "E' inutile parlre dell'importanza di questa partita, lo sanno tutti, è un grande classico del calcio italiano. Noi faremo il meglio per onorare al massimo questa partita, loro sono una squadra forte, in ripresa, ma noi abbiamo tutto per andare la, giocare alla pari e cercare vincere"
Dal nostro inviato a Milanello Edoardo Lavezzari
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