E' raro che ad un giocatore stia bene di esser relegato in panchina. E' ancora più raro per un attaccante. Anzi, è praticamente impossibile. Ma ciò che fa la differenza è il modo con il quale si affrontano le esclusioni dagli undici titolari. Ci sono quelli che si accomodano in panchina col volto imbronciato e disinteressato. Solitamente solo gli stessi che, quando vengono mandati a scaldarsi, lo fanno quasi controvoglia, per poi entrare in campo dedicandosi solo al "compitino".
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LUIZ ADRIANO, un killer silenzioso in panchina
Poi ci sono quelli che mettono il gruppo davanti a tutto, e accettano la decisione dell'allenatore serenamente. Questi sono quei giocatori che prendono le panchine come uno stimolo a fare sempre meglio, a dimostrare all'allenatore che nella partita successiva il titolare deve essere lui. Uno di questi giocatori è Luiz Adriano.
Il brasiliano è stato probabilmente il giocatore rossonero ad aver subito di più il passaggio al 4-3-3. Non solo perchè davanti a lui nelle gerarchie c'era Bacca, ma anche perchè ha un gran bisogno di avere compagni di reparto che gli giochino vicino. L'unica presenza da titolare con questo modulo è stata contro il Torino: insufficiente e sostituito.
La svolta per l'avventura di Luiz Adriano al Milan potrebbe essere proprio il nuovo modulo. Infatti col 4-4-2 c'è un posto per una punta in più, avrebbe sempre un compagno col quale giocare in tandem. Contro la Sampdoria è entrato al posto dell'uomo partita Niang, e nonostante il risultato fosse già acquisito è riuscito a segnare un gran gol in mezza rovesciata. Gol esteticamente valido, ma certo non decisivo come le reti segnate contro l'Empoli e il Sassuolo, che hanno portato 6 punti preziosissimi ai rossoneri.
Domani sera il brasiliano dovrebbe giocare da titolare contro il Crotone per il turno di Tim Cup. Ma un giocatore così a Mihajlovic può fare utile anche in campionato, e magari dall'inizio. Bacca e Niang sono avvisati.
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