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Mario Balotelli, ancora tu! Una corsa in macchina da evitare

Daniele Triolo

Mario Balotelli si è visto sospendere la patente per eccesso di velocità: niente di grave, ma l'episodio sposta l'attenzione sulla sua vita fuori dal campo

Su 'Il Giornale di Brescia', stamattina, è stata pubblicata una notizia che nessun tifoso rossonero avrebbe voluto leggere, soprattutto in questo particolare momento della stagione, con la squadra reduce da un periodo costellato da luci ed ombre, ed un derby alle porte. L'episodio, in realtà, risale a qualche giorno fa, più precisamente agli inizi della scorsa settimana, quando, a Brescia, nei pressi dello stadio 'Rigamonti', Mario Balotelli è stato fermato da una pattuglia della Polizia Locale in Via Branze. 'Beccato' dal telelaser, Balotelli è stato costretto a fermarsi poiché procedeva con la sua Lamborghini ad una velocità superiore ai 90 km/h in una zona dove il limite di velocità è fissato a 50 km/h. Patente sospesa per 'SuperMario', in attesa che gli atti siano trasmessi alla Prefettura per stabilire la sanzione definitiva per l'attaccante rossonero il quale si è giustificato e scusato con gli agenti dichiarando di non essersi accorto dei limiti di velocità imposti su tale strada.

L'episodio, che va etichettato come una semplice leggerezza e null'altro di grave, ha avuto però il demerito di riportare Mario Balotelli al centro dell'attenzione dei media per la sua condotta di vita fuori dal campo. Proprio tutto quello che la società, il suo procuratore Mino Raiola, e addirittura il ragazzo stanno cercando di evitare a tutti i costi. Capita a tutti, naturalmente, di sbagliare, e nessuno al mondo può dirsi esente da colpe: soprattutto in quello del calcio, dove a volte sembrano non esistere i limiti comportamentali vigenti per qualsiasi essere umano. E' un vero peccato, quindi, che Balotelli abbia commesso l'ennesima 'balotellata', con questa corsa in macchina, seppur a velocità non proprio folli, che ha fatto dimenticare, per qualche ora, ciò che Mario stava facendo vedere in questi giorni sul campo di allenamento, dimostrato anche sul terreno di gioco del 'Martelli' nell'amichevole contro il Mantova.

Da quando è tornato in rossonero, Balotelli sembra infatti un uomo nuovo. Più coscienzioso, più maturo, più consapevole dei propri mezzi. Cresciuto, forse definitivamente, per via della gioia che gli sta donando l'esperienza della paternirà, e per via del dolore provato per la perdita dell'adorato padre. Poche parole, e tanta sostanza. Il 'low profile' con il quale Balotelli si è riapprocciato all'universo Milan è piaciuto molto in società: Mario si allena sempre con abnegazione e costanza, è attento a tutti i consigli che gli dà Mihajlović, il quale ha voluto scommettere sul rilancio del numero 45 e sulla sua affermazione a grandi livelli. A Mantova, Balotelli, che ha giocato per la prima volta da titolare, per 90', ha segnato un gran gol, si è mosso molto, ha fornito l'assist per il gol di Poli e si è procurato il rigore della vittoria poi realizzato da Luiz Adriano. Tra i calciatori finora meno utilizzati dal tecnico serbo, il possente centravanti ex Liverpool si è dimostrato quello più pronto ed allineato al progetto Mihajlović.

Insomma, 'Balo' si trova sulla giusta via per la redenzione: una strada impervia, tortuosa, sulla quale, giocoforza, troverà molti ostacoli. Il ragazzo ha dimostrato di avere la voglia, e, soprattutto, la testa per lottare, ed evitare quindi di sprecare l'ultima opportunità di salvezza concessagli dal Milan. Non sarà di certo una leggerezza come questa, costatagli la sospensione della patente, a frenare la rinascita di SuperMario; sicuramente, però, l'episodio contribuirà a tenere Balotelli sempre in tensione ed a ricordargli di come, a conti fatti, non bisognerà mai abbassare la guardia, in nessun caso.