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MERCATO – Da Boateng a Ranocchia: le spese ‘pazze’ del Milan

Daniele Triolo

Il Milan necessita, a gennaio, di top player. Invece, la società sembra voler perseguire la linea dei rinforzi d'occasione e low cost

Dopo soltanto sette partite in questo campionato di Serie A, il Milan si ritrova già molto attardato dalle zone alte della classifica, a -9 dalla Fiorentina capolista, -7 dai cugini dell'Inter ed -6 dalla Lazio, che occupa attualmente la terza piazza, ultima posizione utile per accedere, nella prossima stagione, ai preliminari di Champions League, obiettivo dichiarato della società. La squadra di Siniša Mihajlović, finora, ha fallito tutti gli scontri diretti, perdendo contro gli stessi viola (0-2), nel derby (0-1), e facendosi umiliare a domicilio dal Napoli di uno scatenato Lorenzo Insigne (0-4). La difesa fa acqua da tutte le parti, seconda peggiore retroguardia del torneo davanti soltanto a quella del neopromosso Carpi; il centrocampo fa poco filtro e crea pochissimo gioco; l'attacco, qualche sprazzo isolato di Carlos Bacca e Mario Balotelli a parte, appare piuttosto abulico.

Tutta questa sfortunata serie di eventi sta convincendo la società rossonera a ritornare con decisione sul mercato, già a partire dalla prossima sessione invernale, in gennaio. Con tutta probabilità, con il tanto sospirato ingresso in società della cordata che fa riferimento all'imprenditore thailandese Bee Taechaubol, tra un paio di mesi Adriano Galliani avrà il budget necessario per bussare alla porta dello Zenit e portare in Italia Axel Witsel con qualche mese di ritardo; onestamente, però, almeno a quanto emerge da una rapida lettura dei maggiori quotidiani sportivi italiani ed europei, il Milan sembra intenzionato a voler perseguire sul mercato, nel futuro immediato, la linea dei rinforzi d'occasione e 'low cost'.

Tutto il contrario di quanto necessiterebbe questa squadra, la quale potrebbe aspirare a tornare realmente competitiva soltanto nel caso in cui inserisse nel proprio organico almeno un paio di top player, soprattutto in difesa (dove il pur valido Alessio Romagnoli ha bisogno di una 'guida' esperta) ed a centrocampo (dove manca un elemento di classe cristallina, qualità e talento di molto superiore alla media). Invece, i primi 4 nomi accostati al Milan quali rinforzi d'inverno tutto sono fuorché corrispondenti alle caratteristiche pocanzi invocate. Per la retroguardia, infatti, il difensore segnalato più vicino ai rossoneri è Andrea Ranocchia, 27enne centrale umbro che, all'Inter, in pochi mesi ha perso fascia di capitano e posto da titolare. Negli ultimi campionati, Ranocchia non ha certo brillato in maglia nerazzurra per continuità di prestazioni e personalità: perché, quindi, il Milan dovrebbe puntare su un calciatore non in grado a vestire i panni del leader, e di innalzare il livello della difesa? Un altro mistero è rappresentato dall'interessamento dei rossoneri per il 24enne centrale (ma anche terzino destro) camerunense dello Schalke 04, Joël Matip: nato nelle giovanili del Bochum, e trasferitosi in quelle del club di Gelsenkirchen nel 2000, Matip ha totalizzato oltre 220 presenze con la maglia dei 'Königsblau' in Bundesliga e, nonostante abbia sempre assicurato un discreto rendimento in una media di 30 presenze a campionato, non appare tanto più forte di centrali quali Cristián Zapata o Rodrigo Ely. Mentre Ranocchia arriverebbe, secondo le informazioni di 'TeleLombardia', in prestito gratuito per 18 mesi, Matip potrebbe giungere a Milano addirittura a titolo definitivo per pochissimi spiccioli, avendo il proprio contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2016.

Sulla trequarti, il Milan dovrebbe disfarsi sia di Keisuke Honda, già particolarmente inviso alla tifoseria rossonera ed ora in rottura anche con la società dopo le sue dichiarazioni polemiche dopo Milan-Napoli, che di Suso, il quale dovrebbe essere mandato in prestito per accumulare minuti ed esperienza. Al loro posto, tutti i segnali fanno pensare al ritorno di Kevin-Prince Boateng, anch'egli dallo Schalke 04. Il 'Boa' si allena già da qualche giorno a Milanello, e, con il permesso della società tedesca, lo farà fino al prossimo 31 dicembre. Qualora dimostrasse di star bene fisicamente, il Milan potrà metterlo sotto contratto trovando rapidamente un accordo con il club biancoblu, che non vede l'ora di disfarsi di un 'cavallo pazzo', sospeso dallo scorso maggio per “mancanza di disciplina e scarso impegno”. Un Boateng in forma, certamente, potrebbe risultare utile alla causa rossonera, però persistono ancora dei legittimi dubbi sul reintegro in casa rossonera di un calciatore maggiormente abituato a finire sulle cronache rosa rispetto a quelle sportive, e che, ad onor del vero, è ipotizzabile abbia già dato il proprio meglio alla causa nel corso della sua prima esperienza al Milan, dal luglio 2010 all'agosto 2013.

Insomma: di rinforzi, questo Milan ne ha effettivamente un gran bisogno. I primi passi compiuti dalla società sul mercato, però, non consentono di dormire sonni tranquilli. L'auspicio della tifoseria è che, da qui a fine dicembre, vengano individuate strategie più consone ad un club degno di tal nome e del blasone del Diavolo.