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MERCATO MILAN – Verso la rivoluzione di gennaio: esterni e 4-4-2

Camilo Zuñiga Napoli
Se da qui a gennaio funzionasse il nuovo modulo, il Milan andrebbe sul mercato per disfarsi dei trequartisti e puntare, al contrario, su esterni di qualità

Daniele Triolo

Se il novembre 1917 segnò, in Russia, l'inizio della caduta dell'impero degli Zar, il mese di gennaio 2016, a quasi 100 anni di distanza, potrà rappresentare, in casa Milan, la caduta definitiva del dogmatico 4-3-1-2 del tecnico serbo Siniša Mihajlović. Negli ultimi giorni, infatti, viste le sconfitte contro Genoa (0-1) e Napoli (0-4), l'incapacità di produrre un gioco minimamente accettabile, e le molteplici difficoltà accusate dalla squadra in fase difensiva, l'allenatore sta meditando (anche dopo averne discusso a cena con l'amministratore delegato Adriano Galliani ed il Presidente Silvio Berlusconi) di cambiare modulo. Il Milan, già dalla sfida di sabato prossimo contro il Torino, allo stadio 'Olimpico', dovrebbe giocare quindi senza il trequartista, tornando a schierarsi in campo con il più classico dei 4-4-2 che, in passato, ha fatto le fortune del Milan di Arrigo Sacchi prima e di Fabio Capello poi.

Nonostante il modulo che preveda un numero 10 dietro due punte sia il prediletto del Presidente, ci si è resi rapidamente conto, nel corso di queste sette giornate di Serie A, come il Milan, allo stato attuale delle cose, non possa supportarlo: la squadra, difatti, balla clamorosamente nelle retrovie, perché nessuno degli attuali trequartisti presenti in rosa è poi così abile nella doppia fase di ripiegamento in fase difensiva e rifornimento alla coppia d'attacco. Senza considerare che né Suso né Keisuke Honda sembrano elementi in grado di fare la differenza, e che sia Giacomo Bonaventura sia Andrea Bertolacci, in quella posizione, si adattano con discreti risultati ma senza brillare eccessivamente. Ecco perché, qualora il Milan, schierato con il 4-4-2, dovesse manifestare convincenti segnali di ripresa, sotto il punto di vista del gioco, della continuità di prestazioni, e, soprattutto, dei risultati, nel mercato di gennaio la società potrebbe decidere di disfarsi dei suoi trequartisti (Suso potrebbe essere cedut o in prestito, mentre il riottoso Honda piace al Valencia ed in Premier League) per puntare, al contrario, esterni alti di qualità.

Un rinforzo 'low cost', abile a giocare sia a destra che a sinistra, sia 'basso' che 'alto', potrebbe arrivare da Napoli: il colombiano Camilo Zuñiga, infatti, può lasciare la Campania a gennaio con la formula del prestito, ed il Milan, che segue il giocatore dai tempi del suo arrivo in Italia, a Siena, potrebbe approfittare della scarsa considerazione che Maurizio Sarri nutre nei confronti di Zuñiga per portarlo a Milano senza alcun esborso economico. Appare più difficile, invece, che il Diavolo torni a bussare già a gennaio alla porta del Porto per l'algerino Yacine Brahimi, classe 1990, già provato a trattare nel mese di giugno quando sembrava che nel nuovo corso del Milan il calciomercato dovesse essere gestito da Adriano Galliani in collaborazione con Nelio Lucas, boss del fondo di investimenti Doyen Sports. Brahimi, che agisce in prevalenza sulla destra, però, potrebbe essere un nome spendibile per il prossimo mercato estivo, nonostante l'alta valutazione (circa 50 milioni) che i Dragões del Presidente Pinto da Costa avevano dato al calciatore.

Altro nome nel mirino del club rossonero, e che potrebbe, perché no, approdare in Italia già a gennaio è quello del 21enne turco del Bayer Leverkusen, Hakan Çalhanoğlu. Il fantasista delle 'Aspirine', che piace anche alla Juventus, si muove con grande disinvoltura su ambo le fasce, prediligendo, però, partire dal versante sinistro. Letale sui calci di punizione dal limite, Çalhanoğlu è valutato dalla società tedesca almeno 30 milioni di euro: un investimento che, per il Milan, sarà possibile esclusivamente nel caso in cui la cordata di imprenditori che fa riferimento a Bee Taechaubol, in inverno, decida di allargare ulteriormente i cordoni della borsa e regalare a Siniša Mihajlović dei giocatori di classe e qualità funzionali al nuovo schieramento tattico. Quali, appunto, Çalhanoğlu.

Le sorprese, però, con Adriano Galliani sono sempre dietro l'angolo: non è escluso, difatti, l'inserimento del Milan su qualche nome a sorpresa e, finora, mai uscito allo scoperto dei giornali: per i sostenitori rossoneri, si prospettano due mesi di passione.

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