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MEXÉS, che esordio! Il Milan ha un’arma in più

Philippe Mexés Milan
Philippe Mexés ha esordito in questo campionato andando in gol dopo appena 68 secondi di gioco: per il Milan, un recupero fondamentale per la difesa

Daniele Triolo

68 secondi di gioco. Tanto è bastato a Philippe Mexés per spazzare via qualsiasi dubbio ed incertezza sulla sua attuale forma fisica e sul suo sentirsi ancora parte del progetto Milan. Ieri sera, nel corso della partita contro la Lazio, il francese (che già si era scaldato a bordo campo durante la prima frazione di gara, visti gli acciacchi fisici del brasiliano Alex), è subentrato improvvisamente proprio al colosso ex PSG, crollato a terra in piena area di rigore dopo uno scontro aereo nel mezzo di una mischia davanti a Gianluigi Donnarumma.

Nemmeno il tempo di sistemarsi nel cuore della retroguardia, accanto al sempre più sicuro Alessio Romagnoli, che Mexés si è portato avanti, a saltare nell'area di rigore avversaria, per cercare di sfruttare la sua abilità nel gioco aereo e la capacità di Giacomo Bonaventura di telecomandare il pallone al posto giusto nel momento giusto. Detto, fatto: pennellata di 'Jack', e Mexés, lesto come un falco, ha svettato in area, incornando di prepotenza la sfera alle spalle di Federico Marchetti, portiere laziale bruciato sullo scatto dal centrale transalpino, e depositando in rete il pallone del pesantissimo raddoppio rossonero in casa biancoceleste.

Una rete risultata, a conti fatti, di capitale importanza per la vittoria finale, poi cesellata dalla bella rete in contropiede di Carlos Bacca. Quello che rimarrà, però, impressa negli occhi e nei cuori dei tantissimi tifosi rossoneri presenti ieri sera nel settore riservato agli ospiti è l'esultanza, rabbiosa, di Mexés dopo il gol: in parte, dovuta ai continui fischi del pubblico laziale, che non aveva perso occasione per 'rinfacciargli' il suo passato nelle fila della Roma, ed in parte, si pensa, verso l'allenatore, Siniša Mihajlović, che in questo campionato, finora, non gli aveva mai concesso quella fiducia che Mexés, al contrario, ha sempre ritenuto di meritare.

Mihajlović, non è un mistero, non avrebbe gradito avere ancora Philippe Mexés nel proprio organico: al biondo difensore è stato rinnovato il contratto unicamente perché giocatore gradito al Presidente Silvio Berlusconi. Ed a fine agosto, quando stava per firmare per la Fiorentina, la cessione non si è poi concretizzata per lo stesso, identico motivo. Non certo per la stima del suo tecnico il quale, da quando Mexés è tornato a disposizione dopo gli infortuni che ne hanno limitato l'efficienza fisica in avvio di stagione, gli aveva comunque finora preferito Alex e Cristián Zapata. Ieri, contro la Lazio, con Alex costretto alla corsa verso l'ospedale 'Gemelli', Mihajlović ha invece concesso fiducia proprio a Mexés, nonostante i disastri combinati contro l'Inter nel 'Trofeo Luigi Berlusconi': ed il francese lo ha ripagato, con un gran gol, certo, ma soprattutto con la sua dominante presenza al centro dell'area, laddove, in coppia con Romagnoli, ha annullato Miroslav Klose e, poi, Alessandro Matri.

I rossoneri hanno ritrovato il suo leader difensivo, un'arma in più nell'arsenale di Siniša Mihajlović, soprattutto ora, in un momento in cui, con tutta probabilità, Alex, titolare nelle ultime 4 gare, sarà costretto a fermarsi: ma niente paura, Philippe Mexés è finalmente tornato, ed è tornato per riprendersi il Milan.

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