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MIHAJLOVIC e i cambi, qualcosa non ha funzionato

Donato Bulfon

Dopo la sconfitta di ieri sera contro l'Inter, per il Milan iniziano i processi. Lente di ingrandimento sui cambi fatti da Sinisa Mihajlovic.

La sconfitta di ieri sera contro l'Inter, seppur non meritata, ha evidenziato diversi aspetti negativi nel Milan e nella gestione del neo tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic. Pomo della discordia le sostituzioni molto criticabili effettuate dal tecnico serbo nel secondo tempo del derby di Milano.

Sono stati tre i cambi di Mihajlovic, e tutti e tre non sono andati giù alla tifoseria rossonera e agli addetti ai lavori, non tanto nella sostanza ma più che altro nei modi.

E' opinione di tutti che il primo cambio, Balotelli per Bacca, è stato troppo affrettato se non sbagliato. Il colombiano non era in serata, ma un giocatore come lui, capace di un colpo risolutivo in ogni momento, poteva essere ancora utile in una gara da rimettere in piedi. Quello che infatti stupisce è l'aver preferito togliere Bacca piuttosto che Luiz Adriano, le cui polveri bagnate ieri sera gli hanno fatto divorare molte occasioni nette da gol. L'innesto di Balotelli ha sì rivitalizzato l'attacco rossonero, ma si può immaginare che in coppia con Bacca, il suo ritorno poteva essere ancor di più devastante. Il cambio successivo, Poli per Kucka, dovuto al fatto che lo slovacco non era in perfette condizioni dopo un ottima gara, non ha spostato gli equilibri, non facendo cambiare nulla nel centrocampo milanista.

L'ultimo cambio della serata, con Cerci al posto di Honda, non è piaciuto per l'essere stato troppo ritardato. Il giapponese è stato tutta la sera un pesce fuor d'acqua, estraneo completamente dal gioco, lontano parente del trequartista decisivo e dirompente visto con la nazionale giapponese non più tardi di qualche giorno fa. Cerci dal canto suo, a parte qualche accelerata e un paio di falli subiti, non è riuscito a far cambiare marcia al Milan, e il suo futuro, insieme a quello del numero dieci milanista, torna in bilico. Unica attenuante per l'esterno ex Torino, l'essere entrato all'81: in dieci minuti o poco più, solo se sei Messi puoi davvero cambiare le cose.

Non benissimo quindi le decisioni di Mister Mihajlovic, che anche contro Fiorentina ed Empoli non era riuscito a cambiare la partita con le sostituzioni. E' evidente che bisogna lavorare e soprattutto migliorare, e anche alla svelta. Qualcuno potrebbe obiettare: ma chi ha in panchina il serbo per poter cambiare una gara? Senza dubbio il materiale è quello che è, ma con il ritorno, ad esempio, di Menez prima e Niang poi le cose potrebbero anche cambiare.

E con un Balotelli che scalpita così, perchè non provare un tridente, almeno nelle partite casalinghe?