archivio2015

MIHAJLOVIC e le sostituzioni: qualcosa non quadra

Sinisa Mihajlovic, tecnico del Milan
L'allenatore del Milan, Sinisa Mihajlovic, dopo la gara di ieri sera contro l'Udinese, ha confermato di non trovarsi a suo agio con le sostituzioni.

Donato Bulfon

Tre vittorie e due sconfitte: è questo il bilancio delle prime cinque giornate di campionato del Milan targato Sinisa Mihajlovic. Un Milan dalla doppia faccia, come quello di ieri sera ad Udine, che alterna momenti di grandi giocate, con altri molto negativi, che ricordano quelli dello scorso anno.

Il tecnico serbo nel dopopartita, ha parlato di un problema di testa, di un'ansia che progressivamente entra nella testa e nei cuori dei giocatori quando la partita è da chiudere. Certo, non si può cambiare tutto in poco tempo e raddrizzare una squadra che viene da due anni disastrosi in sole cinque partite, non è semplice. Ma il caso ha voluto, come ad esempio nel secondo tempo contro l'Udinese, che il periodo no è arrivato al momento del tanto criticato cambio Alex per il giovane Calabria. Motivazione: lo stesso Mihajlovic l'ha fornita, dicendo che contro il tridente pesante friulano Duvan-Thereau-Di Natale, ci sarebbe voluta tanta fisicità. Forse è vero, ma anche lo stesso Romagnoli lo ha ammesso. Il cambio di Calabria, con il relativo spostamento sull'esterno di un giocatore come Zapata che tanto bene stava facendo in mezzo, ha messo tutta la difesa milanista in confusione. Dopo l'assestamento le cose sono migliorate, per fortuna in tempo per non prendere il terzo gol.

Qualcuno ha pensato che il cambio del giovane terzino destro del Milan con il centrale brasiliano, sia stato causato anche dal rischio espulsione, essendo Calabria già ammonito. Con il senno di poi, cambio per cambio, forse avrebbe avuto più senso adattare Poli esterno destro di difesa senza variare gli equilibri del restante pacchetto arretrato. Fatto sta che il buon Sinisa qualche problemino con i cambi in corsa li sta avendo. Quello di ieri sera non è stato l'unico cambio criticabile della gestione Mihajlovic: ad esempio, nel derby contro l'Inter, l'ingresso di Balotelli per Bacca e non per Luiz Adriano, ha fatto storcere la bocca ai più. Questo è dunque un aspetto sicuramente migliorabile, con il lavoro e la pazienza. Piano piano torneranno gli infortunati, come Antonelli, Bertolacci, Kucka, Menez. Le possibilità di scelta aumenteranno, quelle di errore diminuiranno.

Il Milan ha bisogno di certezze e, forse, con questi piccoli passi falsi, si viene a creare la nuova spina dorsale rossonera. Che deve essere forte, forte come il suo allenatore.

tutte le notizie di