Le due vittorie consecutive contro Sassuolo e Chievo, sembrano aver riconsegnato alla Serie A un Milan finalmente vincente, capace di uscire, un passo alla volta, da quella palude che sembrava far sprofondare i rossoneri nella mediocrità delle ultime stagioni. Dopo i due successi consecutivi in campionato sono tre i segnali della rinascita milanista.
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MILAN, #3 segnali di rinascita. Eccoli
#1. Miglioramenti della fase difensiva. Sono stati pochissimi i tiri in porta subiti in tre partite. Sia con Sassuolo e Chievo, ma anche a Torino, il Milan ha rischiato davvero poco, dimostrando di aver trovato un equilibrio difensivo che mancava da tempo. E questo buone prestazioni sono andate a coincidere con la presenza in campo della coppia di centrali Alex-Romagnoli, che sembrano completarsi e dare il meglio di sé quando giocano insieme.
#2 Palle e organizzazione. Lo ha detto anche Antonelli: "abbiamo avuto le palle". E nessuna parola è stata più giusta. Di fronte alle difficoltà il Milan non si è disunito, ma si è compattato, dimostrando di poter diventare una buona squadra. E la continuità di risultati è la dimostrazione che il materiale c'è ed è buono. Il carattere è venuto fuori e ora i rossoneri potranno diventare la mina vagante del campionato.
#3 La via giusta. Il Milan ha individuato finalmente come giocare, al di là del modulo. Più ampiezza, senza trequartista, ma con due attaccanti larghi e abili nel lavoro oscuro e nel ripiegamento. Indifferente se si giochi a tre o a quattro a centrocampo, conta l'approccio e la mentalità. La cosa più difficile sarà portare questa filosofia ad essere spalmata per tutti i novanta minuti di gioco. Perchè un limite che il Milan ancora ha è quello di non essere squadra per tutta la partita, ma solo a tratti. Contro la Lazio la prova del 9. Se verrà superata, allora ne vedremo delle belle: potrà partire la vera nuova stagione rossonera.
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