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MILAN, #3cose da migliorare dopo il derby

Donato Bulfon

Milan, ecco quali possono essere tre aspetti su cui migliorare lasciati in eredità dal derby perso contro i cugini dell'Inter

I commenti post derby sono stati parecchio benevoli in casa Milan dove, giustamente, si è voluta sottolineare la buona prestazione della squadra, il carattere dimostrato in campo, la compattezza e anche qualche miglioramento nel gioco.

Tuttavia il verdetto del campo è stato nuovamente negativo e, siccome siamo ancora ad inizio stagione e ci sarebbe tutto il tempo per recuperare, vale la pena non cullarsi sugli allori e vedere il bicchiere mezzo vuoto, in modo da insistere nel lavoro quotidiano, compattarsi ulteriormente ed iniziare ad avere continuità di risultati; vediamo brevemente quali possono essere tre aspetti su cui migliorare lasciati in eredità dal derby:

 

  • Gestione dei cambi: se Mihajlovic ha indiscutibilmente indovinato le scelte iniziali di formazioni presentando, un po’ a sorpresa, un centrocampo molto meno fisico ma con più qualità, la gestione dei cambi del tecnico durante la partita ha lasciato diverse perplessità. Dopo il gol di Guarin Mihajlovic ha inserito Balotelli ma ha sostituito Bacca con ancora mezz’ora di gioco per cercare di recuperare il risultato; il tecnico non se l’è sentita di rischiare il tutto per tutto con il tridente pesante ma, essendo in svantaggio, si sarebbe dovuto provare anche perché è stato lasciato in campo Honda autore di una prova incolore, soprattutto nel secondo tempo. Il Giapponese è stato sostituito solamente all’81 a favore di un Cerci altrettanto impalpabile e svogliato. Scontato invece l’avvicendamento tra Kucka (autore di un grandissimo primo tempo) e Poli anche perché l’ex rossoblù era già stato ammonito e rischiava il secondo giallo.
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  • Il trequartista: se la prestazione dei tre centrocampisti è stata decisamente superiore alle prime due uscite stagionali, nel ruolo del trequartista il Milan ha dimostrato tutta la sua pochezza anche nel Derby. Honda seppur volenteroso, è apparso impalpabile ed ha spesso rallentato il gioco dando l’impressione di non avere i ritmi ed i tempi di gioco per fare il trequartista nel campionato italiano; guardando i giocatori in rosa varrebbe la pena insistere su Bonaventura riportandolo al suo ruolo naturale che ricopriva nell’Atalanta. Nel 4312 voluto da Mihajlovic il trequartista classico ha sia il ruolo di raccordo tra centrocampo ed attacco sia il compito di innescare le due punte con assist e passaggi smarcanti ed al momento Bonaventura sembra indiscutibilmente il più adatto a ricoprire questa posizione così strategica.
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  • Cattiveria in zona gol: due gol in tre partite sono un bottino misero per una squadra che può vantare in rosa tre attaccanti come Carlos Bacca, Luiz Adriano e Mario Balotelli; qualcosa in zona gol non funziona e Mihajlovic deve al più presto porre rimedio. Sicuramente gli attaccanti, soprattutto nelle prime due partite, non sono stati adeguatamente supportati dal resto della squadra mentre nel derby ci si è messa anche un po’ di sfortuna come nel caso del palo di Balotelli; tuttavia c’è da migliorare il cinismo in zona gol. Bisogna essere più cattivi sotto porta e se si falliscono tre nitide occasioni come quelle sbagliate domenica sera da Luiz Adriano si rischia poi di perdere le partite.
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    Se è vero che durante il derby gli spunti positivi ci sono stati, non bisogna commettere l’errore di nascondere quelli che sono i difetti che si sono comunque manifestati anche domenica sera; dopo tutto nelle prime 3 giornate il Milan ha già perso 2 scontri diretti e, se si perde anche mettendo insieme la miglior prestazione del campionato, vuol dire che qualcosa non va e, siccome c’è tutto il tempo per migliorare, non bisogna vergognarsi di ammetterlo. Critiche costruttive insomma, sperando che possano servire per compattare ulteriormente la squadra e per innescare finalmente un filotto di risultati positivi e di prestazioni convincenti.

    Gaetano De Pippo